Le celebri opere di Carlo Rambaldi, il maestro degli effetti speciali, saranno battute all’asta da Sotheby’s. Le offerte online rimarranno aperte fino al 3 aprile 2025 per uno dei tre modelli originali di E.T., utilizzati durante le riprese dell’iconico film di Steven Spielberg del 1982. La base d’asta è fissata a 600mila dollari, ma secondo le stime di Sotheby’s, il prezzo finale potrebbe raggiungere il milione di dollari.
Le creazioni di Rambaldi continuano a suscitare un grande interesse tra i collezionisti. Nel 2022, un altro modello meccatronico di E.T. era stato venduto per 2,5 milioni di dollari. L’oggetto attualmente in vendita fa parte dell’asta intitolata “There Are Such Things: Horror, Fantascienza e Fantasy del XX Secolo sullo Schermo”, e comprende anche altri pezzi della collezione Rambaldi, come bozzetti inediti di E.T. e uno studio animatronico di uno degli occhi del personaggio, ispirato dal gatto di Rambaldi, Kika, e dal suo dipinto del 1952 intitolato “Donne del Delta”, che ritrae donne del Ferrarese dopo l’alluvione del Polesine.
Carlo Rambaldi, tre volte vincitore del premio Oscar, è riconosciuto come uno dei pionieri nel campo degli effetti speciali. Daniela Rambaldi, figlia dell’artista, ha espresso la sua gratitudine per questa opportunità, sottolineando come gli oggetti all’asta possano portare gioia a chi li acquisterà, simile alle emozioni che hanno suscitato nella sua famiglia, contribuendo a creare la magia della sua infanzia.
Nato a Vigarano Mainarda, in provincia di Ferrara, e deceduto nel 2012 a Lamezia Terme, Rambaldi ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Bologna. La sua abilità nel combinare il disegno classico con la meccanica ha dato vita a creature che hanno colpito il pubblico. Oltre a E.T., che rimane uno dei film più redditizi di sempre, il suo lavoro include titoli come “Dune” di David Lynch, “Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo” sempre con Spielberg, “Alien” e “King Kong“.
Rambaldi, soprannominato da Spielberg il “Geppetto del cinema”, possedeva un talento innato nel trasmettere emozioni attraverso il movimento e l’espressione. Anche a distanza di oltre 40 anni dalla sua creazione, E.T. è considerato un capolavoro di ingegneria, nonostante i progressi nel settore degli effetti speciali a Hollywood.
L’asta offre anche uno sguardo approfondito sui metodi di lavoro di Rambaldi e Spielberg. La realizzazione del modello di E.T. richiese tre mesi di lavoro intenso, con Rambaldi impegnato fino a 20 ore al giorno per creare tre torsioni e quattro teste in fibra di vetro, poliuretano e gommapiuma. Mentre il corpo dell’alieno era gestito da uno stuntman, la testa era manovrata da burattinai in grado di controllare 150 movimenti distinti, inclusi il famoso corrugamento della fronte e il leggero arricciamento del naso. Il progetto, costato 1,5 milioni di dollari, fu descritto da Spielberg come “qualcosa che solo una madre potrebbe amare”, mentre Rambaldi amava ricordare che “E.T. era trattato come un vero attore”, sebbene fosse difficile farlo pronunciare frasi celebri come “E.T. telefono casa”.
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