La 47esima edizione del festival Cinéma du Réel, che si svolge a Parigi, si concentra su Ryusuke Hamaguchi, un regista di fama internazionale. Tra le opere presentate, spicca una copia in 35 millimetri di The Catch, film del 1983 diretto da Shinji Somai. Questo evento si propone di esplorare la potenza delle immagini di fronte alle sfide contemporanee, con Hamaguchi che condivide il palco con altri cineasti, tra cui Julia Loktev, Wang Bing e Ghassan Salhab. La direzione artistica del festival è curata da Catherine Bizern, la quale ha scelto di spostare la manifestazione dalla storica sede del Centre Pompidou alle sale d’essai della Rive Gauche, come l’Arlequin e il Saint André des Arts, in vista della chiusura del museo per ristrutturazione.
Il regista Ryusuke Hamaguchi ha rivelato che tra i suoi film preferiti ci sono Numéro Zero di Jean Eustache e The Catch di Shinji Somai. Quest’ultimo, pur essendo stato poco apprezzato e criticato anche in Giappone, ha avuto un impatto significativo sulla sua generazione. Somai, scomparso nel 2001, ha diretto tredici film che, nonostante la loro scarsità di distribuzione, sono stati fondamentali per Hamaguchi e per molti altri cineasti. Durante la presentazione di The Catch, Hamaguchi ha evidenziato l’importanza del regista giapponese, che ha saputo rinnovare il cinema del suo paese in un periodo di crisi, esplorando una varietà di generi e facendo riferimento alla realtà.
Il festival Cinéma du Réel non si limita a presentare opere cinematografiche, ma stimola una riflessione profonda sulla forma del documentario e sul suo rapporto con la realtà. La sezione «Quatre cineastes en reaction» si propone di interrogare le possibilità espressive delle immagini nel contesto attuale, ponendo al centro il confronto tra il cinema e il mondo contemporaneo. La scelta di cambiare sede ha suscitato preoccupazioni tra i lavoratori del settore culturale, che si sono recentemente mobilitati per esprimere le loro preoccupazioni riguardo agli investimenti nel campo della cultura, mentre i fondi continuano a diminuire.
The Catch è un’opera che affronta tematiche profonde, come la frattura generazionale e i conflitti tra desideri giovanili e aspettative patriarcali. La narrazione si sviluppa attorno a una giovane ragazza e al suo padre pescatore, mentre il suo amore per un ragazzo che desidera diventare pescatore si intreccia con la dura realtà della vita quotidiana. Hamaguchi descrive il film come un “melò estremo” che esplora l’arduo mondo della pesca del tonno, evidenziando le tensioni e le emozioni dei personaggi coinvolti.
La pellicola si distingue per le sue scelte visive audaci, in particolare l’uso innovativo del piano sequenza, che crea una connessione profonda tra il pubblico e le immagini. Hamaguchi sottolinea come Somai abbia saputo tradurre la fatica della vita dei pescatori in un linguaggio cinematografico unico, capace di rivelare la complessità delle relazioni umane. Nonostante le critiche ricevute all’epoca della sua uscita, The Catch ha aperto nuove strade per il cinema giapponese, influenzando le generazioni successive di cineasti.
Oltre a The Catch, Hamaguchi ha lavorato su progetti significativi come la Trilogia di Tohoku, realizzata dopo il disastro nucleare di Fukushima. Questa serie di film, composta da quattro opere, si concentra sulle testimonianze raccolte nelle comunità colpite, evitando di cadere nel “turismo della catastrofe”. Hamaguchi si interessa ai momenti di transizione e ai silenzi tra i personaggi, utilizzando la narrazione per esplorare dimensioni sociali e politiche attraverso le relazioni intime dei suoi protagonisti.
Il regista ha adottato un approccio innovativo, utilizzando interviste per rivelare la messinscena e l’artificio della situazione cinematografica. Questa scelta ha permesso di liberare le voci delle persone incontrate, trascendendo la mera rappresentazione della catastrofe. Hamaguchi ha affermato che questi film hanno insegnato l’importanza dell’ascolto e della forza della parola, rendendo visibili le esperienze di coloro che vivono in contesti di crisi.
Il festival Cinéma du Réel continua a essere un importante punto di riferimento per il cinema documentario e per la riflessione sulle immagini in un mondo in continua evoluzione, mantenendo viva la memoria e l’attenzione su temi cruciali per la società contemporanea.
George Clooney abbandona i ruoli romantici per concentrarsi sul successo a Broadway con "Good Night,…
Il Macerata Opera Festival 2025 presenta il debutto de La Vedova Allegra, insieme a Rigoletto…
Il talk show "Che Tempo Che Fa", condotto da Fabio Fazio, ha recentemente annunciato una…
Nuove uscite cinematografiche dal 27 marzo 2025: "Le Assaggiatrici", "E poi si vede", "Mr. Morfina"…
Il docufilm One to One: John & Yoko di Kevin Macdonald esplora la vita della…
L'INPS e il Ministero della Cultura lanciano iniziative per promuovere l'accesso alla cultura, con eventi…