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Come è stata realizzata Adolescence? Un’analisi del dietro le quinte della serie attuale

La serie Adolescence, creata da Jack Thorne e Stephen Graham, ha fatto il suo debutto su Netflix il 13 marzo 2025, rapidamente guadagnando l’attenzione del pubblico grazie a una trama avvincente e a un’innovativa tecnica di ripresa. La narrazione ruota attorno a un tredicenne accusato di aver commesso un omicidio, e il modo in cui è stata girata ha contribuito a creare un’atmosfera di intensa coinvolgimento emotivo. Ogni episodio è stato filmato in un’unica sequenza continua, una scelta audace che ha richiesto un’accurata preparazione e coordinazione da parte della produzione.

La tecnica di ripresa innovativa

La decisione di girare Adolescence in un formato di ripresa continua, noto come one shot, ha rappresentato una sfida significativa per il regista Philip Barantini. Ogni episodio è stato realizzato senza interruzioni, permettendo alla telecamera di seguire i personaggi in modo fluido. Barantini ha spiegato che durante le riprese si premeva il tasto “record” e si continuava fino alla fine dell’ora di girato. Questa tecnica ha richiesto una preparazione meticolosa, con la produzione che ha dovuto fare numerose prove prima di arrivare alla versione finale di ciascun episodio. Infatti, è stato necessario girare ogni episodio più di dieci volte, scegliendo alla fine le migliori riprese: la seconda per l’episodio 1, la tredicesima per il 2, l’undicesima per il 3 e la sedicesima per l’episodio finale.

Preparazione e coreografia degli attori

La preparazione per ogni episodio si è protratta per circa una settimana, durante la quale gli attori hanno studiato piccole parti di sceneggiatura. Ogni giorno venivano aggiunti nuovi elementi, passando da cinque minuti di dialogo iniziali fino a una completa preparazione entro la fine della settimana. Gli attori dovevano anche apprendere una sorta di coreografia per garantire che le loro posizioni sul set fossero precise, permettendo al direttore della produzione di pianificare il posizionamento della telecamera. Alcuni membri della troupe sono stati costretti a vestirsi come comparse per mimetizzarsi con il cast principale, un ulteriore aspetto della complessità di questa produzione.

Gestione degli errori e logistica

La gestione degli errori durante le riprese era cruciale. Se un errore era di lieve entità, si continuava; ma in caso di errori significativi, si doveva ricominciare l’intera ripresa. Un esempio di questo approccio si può osservare nel secondo episodio, in cui un’insegnante dimentica di presentare una detective, e la situazione viene risolta in modo naturale, come se fosse una dimenticanza del personaggio stesso. La logistica del progetto ha richiesto un grande sforzo, poiché era fondamentale che i movimenti della telecamera fossero giustificati dalla sceneggiatura, evitando che apparissero forzati.

Le sfide tecniche e le scelte delle location

Le difficoltà tecniche non sono state poche. La scelta della cinepresa è stata fondamentale; si è optato per una DJI Ronin 4D, leggera e maneggevole, in grado di resistere a lunghe sessioni di ripresa. Le location hanno presentato ulteriori complessità, come nel primo episodio che richiedeva il passaggio da una vera abitazione a una finta stazione di polizia. La troupe ha trovato un’adeguata location nell’area di South Kirkby, nello Yorkshire, in prossimità di abitazioni residenziali.

L’innovativa tecnica di ripresa e l’accurata preparazione hanno reso Adolescence una serie unica nel suo genere, capace di attrarre e coinvolgere il pubblico in un racconto già di per sé intenso e ricco di emozioni.

Cristina Battini

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