Endless Love, Ozan muore nella seconda stagione, ma spunta la confessione choc di chi lo ha ucciso. Ecco chi è il responsabile.
Le puntate della seconda e ultima stagione di Endless Love saranno alquanto intense e complesse. Grandi emozioni, infatti, scombussoleranno i telespettatori.
Nelle precedenti puntate, si è consumata la fuga d’amore di Kemal e Nihan, che avevano trovato un rifugio segreto in cui nascondersi. Kemal pensava che non sarebbero mai stati scoperti, in quanto aveva provveduto a seminare falsi indizi per depistare Emir. E in effetti, per un po’ il suo piano aveva funzionato, se non fosse stato che Tufan, braccio destro di Emir (e in segreto anche di Asu), è riuscito a scovarli e ha riferito tutto al suo capo.
A quel punto, Emir si è presentato nel rifugio dei due innamorati, approfittando dell’assenza di Kemal. L’uomo ha minacciato Nihan, dicendole che se non fosse tornata a casa, avrebbe ucciso Kemal. E così, la Sezin è andata via lasciando una missiva in cui diceva al Soydere di voler tornare da Emir e dai suoi familiari. La fuga d’amore, dunque, dopo questa mossa, è terminata nel peggiore dei modi.
Nel frattempo, anche Ozan e Zeynep sono tornati a casa, poiché il giovane ha deciso di non costituirsi più, dopo aver saputo che sarebbe diventato papà. Nella seconda stagione di Endless Love, proprio Ozan sarà al centro di diverse vicende, che culmineranno in un tragico epilogo.
Endless Love, la morte di Ozan: la confessione del responsabile
Nella stagione due di Endless Love, Ozan Sezin, fratello gemello di Nihan, muore in circostanze misteriose. Si ipotizzerà un suicidio, ma a quanto pare la questione sarebbe decisamente più complessa.
Per scoprire la verità, si rivelerà essenziale un’intercettazione di una chiamata tra Ozan e Zeynep, in cui il giovane le diceva di aver scoperto che lei lo stava tradendo e che intendeva vendicarsi. Kemal capisce che proprio per questo Ozan non si sarebbe suicidato, e sospetta che potrebbe essere stato Emir a ucciderlo. Lui proverà in ogni modo a frenare le indagini del Soydere, ma poi non potrà più negare di essere coinvolto nell’accaduto.
Alla fine, infatti, confesserà di aver ordinato l’avvelenamento di Ozan in prigione, ma asserirà di averlo fatto per farlo fuggire, aiutato dai suoi scagnozzi. Dirà che lo ha fatto per fare in modo che Nihan non avesse più preoccupazioni, dato che aveva paura che il giovane si togliesse la vita in carcere.