La firma della convenzione tra la società Cinematografica di Paola Renzi, proprietaria dell’ex cinema Excelsior, rappresentava l’ultimo passo necessario per avviare i lavori di recupero dell’immobile. Tuttavia, la scadenza, fissata per il 15 marzo, non è stata rispettata, portando a una situazione di tensione tra il Comune e la proprietà. Giuseppe Domenella, legale della società, ha contattato il sindaco per richiedere una proroga della firma, illustrando le ragioni di tale richiesta. Nella riunione tenutasi il 24 febbraio presso il Comune, erano presenti anche gli architetti Censi e Francioni, l’ingegnere Sisi, l’avvocato Popolizio e un tecnico di fiducia, con l’intesa di attivarsi per prorogare il termine di firma della convenzione.
Senza questa firma, il progetto di riqualificazione dell’Excelsior rischia di essere compromesso. È fondamentale che il Comune e Paola Renzi riescano a chiarire e risolvere eventuali problematiche. È difficile immaginare che qualcuno possa voler vanificare anni di sforzi per raggiungere un accordo sul recupero di un edificio che giace in stato di abbandono da oltre trent’anni. Questa struttura, fortemente degradata e pericolosa per la pubblica incolumità, è diventata un rifugio per ratti e piccioni, rappresentando un’immagine inaccettabile nel centro della città. La lunga trattativa per la sua riqualificazione ha visto momenti di forte contrapposizione.
L’immobile, una volta ristrutturato, manterrà la stessa volumetria. Nella lettera inviata al sindaco, Domenella ha espresso la disponibilità della Cinematografica a collaborare per risolvere eventuali problematiche, qualora il Comune decidesse di concedere una proroga. Il progetto prevede, al piano terra, uno spazio commerciale, mentre al primo e secondo piano troveranno posto tre appartamenti. Inoltre, al primo piano sarà realizzata una sala multimediale con 144 posti, destinata all’uso del Comune per un periodo di 89 anni. La ristrutturazione interesserà anche Piazza Marina, di fronte all’edificio.
Per facilitare il recupero dell’investimento di circa 4 milioni di euro, si prevede di sbloccare un lotto inutilizzato, denominato Timone 5, situato in via XX Settembre, cambiandone la destinazione d’uso da ricettiva a residenziale, per un totale di 1.642 mq.
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