Guglielmo Tell: il legame tra cinema e la leggenda svizzera

Il film Guglielmo Tell, diretto da Nick Hamm e ispirato all’opera di Schiller, racconta la leggenda dell’eroe svizzero e la sua lotta contro l’oppressione nel 1307.

Nel 1307, la Svizzera vive un periodo di oppressione sotto il dominio austro-ungarico. Guglielmo Tell, un uomo comune segnato dalle atrocità delle crociate, ha fatto voto di non utilizzare più un’arma. Tuttavia, il destino lo costringe a una scelta drammatica quando il governatore Gessler minaccia la vita di suo figlio. Questo evento lo spinge a sfidare l’autorità, compiendo un gesto che lo trasformerà in una leggenda: un tiro d’arco impossibile, che segnerà un punto di svolta nella storia svizzera.

Il 3 aprile 2025, il film Guglielmo Tell, diretto da Nick Hamm, sarà distribuito da Eagle Pictures. Ispirato all’opera teatrale Wilhelm Tell di Friedrich Schiller, la pellicola propone un’epica avventura che ha segnato profondamente la storia della Svizzera. Il cast include attori di spicco come Claes Bang, Connor Swindells, Golshifteh Farahani, Jonah Hauer-King, Jonathan Pryce e il premio Oscar Ben Kingsley, offrendo una narrazione avvincente di ribellione e speranza.

Il contesto storico di Guglielmo Tell

Nel 1307, la Svizzera era sotto il giogo degli Asburgo, con il governatore Gessler che rappresentava l’oppressione. Guglielmo Tell, un esperto balestriere, rifiutò di inchinarsi al cappello imperiale imposto da Gessler, provocando la sua ira. Il governatore lo obbligò a dimostrare la propria abilità, costringendolo a colpire una mela posta sulla testa del figlio. L’impresa, compiuta con successo, scatenò una ribellione che avrebbe condotto il popolo svizzero verso l’indipendenza. Questa vicenda, che mescola storia e leggenda, ha ispirato numerosi artisti, trasformando Guglielmo Tell in un simbolo della lotta contro l’oppressione.

Impatto culturale e adattamenti cinematografici

La storia di Guglielmo Tell ha trovato ampio spazio nell’arte, a partire dal dramma teatrale Wilhelm Tell di Schiller del 1804, fino all’omonima opera lirica di Gioachino Rossini del 1829, la cui ouverture è diventata iconica. Il cinema ha dato nuova vita alla leggenda, trasformando il racconto in un’esperienza visiva. Già nei primi anni del cinema muto, nel 1903, il pioniere francese Lucien Nonguet realizzò un cortometraggio dedicato al famoso tiro con la balestra. Nel 1934, il regista tedesco Heinz Paul diresse Wilhelm Tell, enfatizzando il valore patriottico del protagonista.

Negli anni ’60, una produzione svizzera diretta da Michel Dickoff e Karl Hartl ha contribuito a mantenere viva la memoria di Tell. Negli anni ’80, la figura di Tell è stata adattata per la televisione con la serie Crossbow (1987-1989), interpretata da Will Lyman, che ha riscosso un buon successo internazionale, nota in Italia come Le nuove avventure di Guglielmo Tell.

Produzioni italiane legate a Guglielmo Tell

Negli anni ’50, l’eroe svizzero ha trovato spazio anche nel cinema italiano. Il film Guglielmo Tell – L’arciere della foresta nera (1950), diretto da Michael Waszynski e Giorgio Pastina, ha visto Gino Cervi interpretare il leggendario arciere. Questa produzione si inseriva nel filone storico-avventuroso dell’epoca, con una fotografia in bianco e nero che sottolineava l’aspetto epico della storia. Nel 1988, un film per la televisione ha visto Giorgio Zancanaro nel ruolo di Tell.

La figura di Guglielmo Tell continua a rappresentare un’importante eredità culturale sia in Svizzera che in Italia, simbolo di libertà e resistenza contro l’oppressione.

Change privacy settings
×