Paolo Ferrari, fondatore e CEO di Edoomark, ha presentato il progetto “Settima Arte Festival”, un’iniziativa che negli ultimi sette anni ha avuto un impatto significativo a Oriocenter, coinvolgendo oltre 1.500 studenti attraverso 60 settimane di laboratori, producendo 76 cortometraggi e organizzando 14 eventi pubblici presso l’UCI Cinema. Questo festival ha attratto più di 4.000 partecipanti, tra cui studenti, genitori e amici.
Il cortometraggio “Le faremo sapere“, presentato per la prima volta al Cortinametraggio Festival, è il risultato di un percorso educativo dedicato agli studenti delle scuole superiori. Questo progetto, che rientra nel programma di Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO), è stato promosso da Oriocenter. Nel 2023, il festival ha ricevuto il Certificate of Merit ai CNCC Italy Awards nella categoria Corporate Social Responsibility. Abbiamo avuto l’opportunità di approfondire il tema con Paolo Ferrari, il cui impegno ha portato alla creazione di Edoomark, ora parte del Gruppo Sesaab, editore de L’Eco di Bergamo.
Cos’è il settima arte festival e come opera?
“Settima Arte” è un’iniziativa educativa progettata per orientare e formare i giovani delle scuole superiori. Con l’apertura dell’UCI Cinema all’interno del centro commerciale, è stata introdotta l’idea di utilizzare il linguaggio cinematografico per coinvolgere i ragazzi. Il festival, giunto al settimo anno, è un progetto di alternanza scuola-lavoro, dove gli studenti, affiancati da professionisti e educatori, hanno la possibilità di realizzare un cortometraggio in una settimana, partendo da un tema comunicato il lunedì. Il set di queste produzioni è proprio il centro commerciale, un ambiente familiare per i ragazzi.
Cosa accade al termine della settimana di pcto a oriocenter?
Al termine dell’anno scolastico, i cortometraggi vengono proiettati e premiati, creando un momento di grande emozione. Quest’anno, il progetto ha fatto un passo avanti, selezionando una decina di studenti per partecipare alla realizzazione di un cortometraggio professionale con una vera troupe. Recentemente, è stata avviata una collaborazione con il regista Beppe Tufarulo e la casa di produzione Oki Doki per il corto “Le faremo sapere“, che ha ricevuto riconoscimenti al Cortinametraggio Festival.
Qual è il tema del cortometraggio che ha riscosso successo?
Il cortometraggio affronta il tema del colloquio di lavoro, visto attraverso gli occhi dei giovani. È emerso un senso di instabilità, poiché molti ragazzi percepiscono il lavoro come un tentativo piuttosto che una scelta definitiva. Spesso si trovano a fronteggiare recruiter che si aspettano decisioni chiare e risolute. Questo contrasto è stato tradotto in linguaggio cinematografico, creando un corto che mette in scena un ribaltamento dei ruoli.
Cosa apprendono gli studenti da questa esperienza?
Gli studenti non acquisiscono solo competenze tecniche, ma soprattutto consapevolezza di sé. La settimana trascorsa sul set è un’esperienza reale, caratterizzata da tempi morti, stress e sfide da affrontare. È in questi momenti che i ragazzi imparano a conoscersi meglio e a sviluppare capacità di adattamento. Gli educatori hanno il compito di accompagnarli e fornire feedback costruttivi.
Il valore della scuola in questo progetto
Non sempre la scuola riconosce il valore di questa esperienza, ma ciò che conta è che gli studenti tornino a scuola trasformati e più consapevoli del loro percorso di vita. Il linguaggio visivo, rappresentato dal cinema, aiuta i ragazzi a decifrare la realtà e a comprendere se stessi.
Progetti futuri e nuove edizioni
Per il prossimo anno, il tema del festival sarà l’intelligenza artificiale. Le aziende avranno l’opportunità di partecipare attivamente, ospitando classi in alternanza e contribuendo al progetto. Questo rappresenta un’importante opportunità di responsabilità sociale e un modo per coinvolgere il territorio. Gli interessati possono contattare Edoomark per maggiori informazioni.
L’essenza dell’esperienza sul set
Il cinema è un mezzo attraverso il quale i ragazzi possono esplorare se stessi, mettersi alla prova e crescere. L’obiettivo è aiutarli a comprendere chi sono e dove possono migliorare, utilizzando il linguaggio cinematografico come strumento di riflessione e crescita personale.