Il pedagogista Daniele Novara: «Eccessive neurodiagnosi tra i giovani. La serie Netflix “Adolescence”? Narrazioni al limite per attrarre il pubblico»

Il pedagogista Daniele Novara presenta il suo libro “Mollami!” a Bologna, proponendo scuole per genitori e affrontando temi come ansia, bullismo e l’impatto del Covid sui giovani.

Daniele Novara, un rinomato pedagogista di 68 anni originario di Piacenza, ha recentemente pubblicato il suo libro intitolato «Mollami!», un’opera che affronta la sfida dell’educazione dei figli adolescenti. Il volume, edito da Bur Rizzoli, è già alla quinta ristampa, a dimostrazione del suo successo e della rilevanza dei temi trattati. Novara presenterà il suo lavoro giovedì 27 marzo 2025, alle ore 17:30, presso la Salaborsa di Bologna, in un evento che vedrà la partecipazione di figure di spicco come l’assessore alla Scuola, Daniele Ara, e la direttrice dell’area Educazione, Istruzione e Nuove Generazioni, Veronica Ceruti.

La necessità di una scuola per genitori

Durante l’incontro, Novara sottolineerà l’importanza di creare scuole per genitori nei vari quartieri, un’idea che intende proporre al sindaco di Bologna, Matteo Lepore. Secondo il pedagogista, le famiglie attuali si trovano in una situazione di fragilità, divise tra divieti e tentativi di dialogo, senza una chiara struttura educativa. «I genitori devono imparare a stabilire un giusto distacco attraverso la negoziazione e il silenzio attivo», afferma Novara, evidenziando la necessità di mettere paletti e di gestire le reazioni violente in modo appropriato.

La città di Bologna, come afferma Novara, è fortunata ad avere un’Amministrazione Comunale che si occupa attivamente di educazione, con un team di pedagogisti a disposizione di scuole e famiglie. Questo approccio, unico in Italia, rappresenta un modello che dovrebbe essere replicato in altre città. Nonostante ciò, il pedagogista avverte che esiste una deriva neuropsichiatrica preoccupante, con un eccesso di diagnosi e screening che rischiano di etichettare come patologici comportamenti tipici dell’immaturità infantile e adolescenziale.

Il trauma post-Covid e l’educazione dei ragazzi

Novara si sofferma anche sull’aumento di ansia e depressione tra i giovani, recentemente denunciato dalla garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, Claudia Giudici. «I ragazzi che oggi vivono situazioni di disagio sono reduci da un trauma subito durante il Covid», spiega, richiamando alla memoria le chiusure scolastiche e le restrizioni che hanno caratterizzato quel periodo. L’isolamento e la mancanza di interazioni sociali hanno avuto un impatto significativo sul benessere psicologico dei giovani.

Insieme al medico dell’età evolutiva Alberto Pellai, Novara ha lanciato un appello al governo per limitare l’uso di smartphone e social media tra i minori. Finora, sono state raccolte 100 mila firme a sostegno di questa iniziativa, che ha già ricevuto attenzione in Parlamento. L’obiettivo è quello di creare una normativa simile a quelle esistenti per il tabacco e l’alcol, per proteggere i giovani da un uso eccessivo delle tecnologie.

Affrontare il bullismo e la violenza giovanile

La questione del bullismo e della violenza giovanile è un tema centrale nel discorso di Novara, soprattutto in un contesto come quello di Bologna, dove si sono verificati episodi drammatici, come l’omicidio di un sedicenne per futili motivi. «Non possiamo educare i figli con la paura», afferma, evidenziando la necessità di insegnare ai giovani a gestire i conflitti in modo costruttivo. Novara sottolinea che non servono corsi di autodifesa, ma piuttosto un’educazione alla responsabilità e all’autonomia.

Il pedagogista critica anche rappresentazioni della gioventù che enfatizzano la violenza, come la miniserie “Adolescence” su Netflix. Secondo lui, è fondamentale comprendere il mondo adolescenziale senza ridurlo a situazioni limite. La chiave è promuovere una cultura che favorisca la comprensione e l’educazione, piuttosto che il sensazionalismo.

Il 27 marzo 2025 sarà quindi un’importante occasione per riflettere su questi temi cruciali, con l’obiettivo di migliorare l’educazione e il benessere dei giovani in un contesto sociale in continua evoluzione.

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