L’Africa protagonista nel cinema al FESCAAAL di Milano 2025

Il Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina celebra la 34esima edizione a Milano, con focus su attivismo giovanile e oltre quaranta film, di cui 23 prime nazionali.

Il Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina si prepara a festeggiare la sua 34esima edizione, in programma dal 26 marzo al 30 marzo 2025, presso il Cinema Arlecchino della Cineteca Milano. Questo evento annuale si distingue per la sua offerta ricca e articolata, che include un totale di circa quaranta film, di cui ben 23 presentano la loro prima nazionale e 17 sono diretti da donne. La manifestazione si propone di esplorare e promuovere il cinema proveniente da diverse culture, con un particolare focus sull’attivismo giovanile in Africa.

Un programma variegato e stimolante

Il FESCAAAL non mostra segni di stanchezza e propone un programma vivace e diversificato. La selezione di film include opere di registi emergenti e affermati, offrendo così una panoramica completa delle attuali tendenze cinematografiche. Tra i film in concorso, si segnalano titoli come Khartoum e The Settlement, che affrontano tematiche di grande rilevanza sociale, come la guerra e il disagio in Sudan e Egitto. La premiazione finale avrà luogo all’Auditorium San Fedele e la serata inaugurale si è tenuta presso il Cinema Godard, all’interno della Fondazione Prada.

Pellicole in concorso

Il concorso per i lungometraggi, che prevede l’assegnazione di un premio da parte del Comune di Milano, presenta due opere significative. Khartoum, diretto da un collettivo di cinque registi, tra cui Anas Saeed e Rawia Alhag, racconta le storie intrecciate di cinque cittadini di Khartoum, costretti a fuggire a causa della guerra civile. Il film, che ha già ricevuto riconoscimenti al Sundance Festival e alla Berlinale 2025, offre uno spaccato crudo e realistico della vita in Sudan, mettendo in luce la ricerca di libertà e la resilienza dei suoi protagonisti.

Dall’altra parte, The Settlement del regista egiziano Mohamed Rashad narra la vita di due fratelli, Hossam e Maro, che si trovano a lavorare in una fabbrica come risarcimento per la morte misteriosa del padre. Ambientato in una vecchia fabbrica di Alessandria, il film denuncia le condizioni di lavoro precarie e il disagio sociale in Egitto, mentre esplora il legame emotivo tra i due ragazzi, che affrontano insieme le sfide della vita.

Sezione Flash e Fuori Concorso

Nella sezione Flash, Searching for Amani, diretto da Debra Aroko, segue il tredicenne Simon Ali in un viaggio doloroso attraverso un parco naturale del Kenya, mentre cerca di capire la morte del padre. Questo film si inserisce nell’ampio tema dell’attivismo giovanile e dei conflitti ambientali.

Fuori concorso, in collaborazione con l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, viene presentato Una famiglia, che racconta le lotte quotidiane di studentesse del Burkina Faso impegnate in un programma di formazione professionale. Attraverso le loro storie, il film evidenzia il desiderio di migliorare le proprie condizioni di vita e quelle delle famiglie.

Cortometraggi e Concorso EXTR’A

Il concorso dedicato ai cortometraggi include opere di registi africani, tra cui The Last Ranger di Cindy Lee, che esplora la vita di una ranger in un contesto di bracconaggio. Altri cortometraggi, come Lees Waxul di Yoro Mbaye, affrontano conflitti familiari e sfide economiche. Sarah Malléon, con Sirènes, racconta la storia di un padre vedovo in Martinica, mentre Généalogie de la violence di Mohamed Bourouissa utilizza tecnologie innovative per esplorare esperienze di violenza e disconnessione.

Nella sezione EXTR’A, il film Apnea di Claudia Cataldi e Elena Poggioni racconta le esperienze di migranti africani, mentre Fellini di Hleb Papou narra le avventure di due giovani in cerca di rivalsa in una Milano notturna.

Africa Talks e attivismo giovanile

Per l’ottavo anno consecutivo, il FESCAAAL ospita Africa Talks, un evento di approfondimento che si concentra sull’impatto delle nuove generazioni nel continente africano. La tavola rotonda di quest’anno si propone di analizzare l’attivismo giovanile in Africa, esplorando le mobilitazioni digitali e le azioni politiche che caratterizzano il panorama contemporaneo. La discussione spazia dall’ecologia all’arte, riflettendo su come i giovani stiano plasmando il futuro del continente.

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