La recente scelta di Hideo Kojima di coinvolgere l’attore romano Luca Marinelli in un ruolo di spicco nel videogioco ‘Death Stranding 2: On the Beach’ ha catturato l’attenzione del settore cinematografico italiano. Questo titolo, atteso per il 26 giugno 2025, si presenta come uno dei videogiochi più anticipati dell’anno. Il trailer di dieci minuti, che ha già suscitato un notevole interesse, mostra Marinelli accanto a nomi illustri come Norman Reedus, Elle Fanning, George Miller e Alissa Jung, evidenziando il crescente legame tra cinema e videogiochi.
Questa fusione tra i due mondi non è più una novità, considerando che molte star del cinema sono ormai coinvolte nella creazione di videogiochi di successo. Il mercato videoludico ha raggiunto un valore stimato di 184 miliardi di dollari, mentre l’industria cinematografica e quella musicale valgono rispettivamente 33,9 miliardi e 28,6 miliardi di dollari, secondo il report di Dentsu pubblicato nel ‘2024 State of Gaming’. Anche se i dati non sono i più recenti, la tendenza è chiara e parla di un cambiamento di valore significativo.
Il declino delle entrate nel cinema occidentale
La situazione dell’industria cinematografica occidentale appare preoccupante. Negli Stati Uniti, le vendite di biglietti hanno raggiunto 8,7 miliardi di dollari nel 2025, con un calo del 3,3% rispetto all’anno precedente e una riduzione del 23,5% rispetto al 2019, quando i ricavi toccarono i 11,3 miliardi di dollari. Questo è il primo anno post-pandemia in cui gli incassi non hanno mostrato segni di ripresa. Le presenze al cinema, stimate a circa 800 milioni, sono ben lontane dai 1,3 miliardi pre-COVID. Molti esperti attribuiscono questa flessione al minor numero di uscite dovuto agli scioperi di attori e sceneggiatori nel 2023.
Il panorama globale è ulteriormente complicato dal fatto che Bollywood ha superato Hollywood in termini di produzione. Nollywood, in Nigeria, si sta avviando a seguire questa tendenza. Nonostante ciò, i blockbuster americani continuano a dominare, ma il mercato sta cambiando rapidamente, con un pubblico sempre più diversificato e con nuove preferenze che emergono.
Il fenomeno dei videogiochi
I videogiochi hanno evoluto il loro status da nicchia a fenomeno di massa, specialmente dopo l’uscita di Tron nel 1982, considerato il primo film ispirato a un videogioco. Sebbene esistano da decenni, il loro impatto su Hollywood è cresciuto notevolmente negli ultimi anni. La diffusione degli smartphone ha permesso a un pubblico vasto di accedere a giochi sempre più sofisticati. I primi giochi per cellulari erano semplici e limitati, ma oggi offrono esperienze di alta qualità che competono con quelli per console e PC.
Gli sviluppatori di videogiochi investono enormi somme in ricerca e sviluppo per migliorare la tecnologia. Strumenti innovativi sono stati creati per la produzione di giochi, come l’Unreal Engine di Epic, utilizzato per creare ambienti 3D in tempo reale per titoli come Fortnite. Queste tecnologie non solo migliorano i videogiochi, ma possono anche essere applicate alla produzione cinematografica, aprendo nuove strade per la narrazione visiva.
Le sfide della produzione cinematografica
Il settore cinematografico deve affrontare diverse sfide, tra cui l’alto costo di produzione e la necessità di investire in attrezzature e talenti di qualità. La distribuzione dei contenuti è un altro ostacolo, con le aziende costrette a navigare tra le varie piattaforme per raggiungere il pubblico. L’era digitale offre nuove opportunità, ma comporta anche una concorrenza crescente. I produttori devono adattarsi alle tecnologie emergenti e alle preferenze del pubblico, mantenendo l’integrità creativa.
Le piattaforme di streaming hanno ulteriormente trasformato il panorama, consentendo agli utenti di guardare film e serie a loro piacimento. Anche produzioni di grande successo come Squid Games dimostrano quanto possa essere volatile l’attenzione del pubblico, passando rapidamente da fenomeni globali a routine.
Le star del cinema nei videogiochi
Con l’aumento delle entrate provenienti dai videogiochi, le star del cinema sono sempre più attratte da questo settore. Inizialmente limitate a ruoli di doppiaggio, come Liam Neeson in Fallout 3 nel 2008, le collaborazioni tra Hollywood e l’industria videoludica si sono intensificate. Il personaggio di Johnny Silverhand in Cyberpunk 2077, interpretato da Keanu Reeves, rappresenta un esempio emblematico di questa tendenza. Altri attori di fama, come Rami Malek e Charles Dance, hanno contribuito a titoli di successo, mentre nuovi progetti cercano di sfruttare il richiamo delle celebrità.
Questa connessione non sembra destinata a fermarsi, poiché il valore di produzione dei videogiochi continua a crescere. Le serie come Last of Us e The Witcher hanno ampliato il pubblico dei videogiochi, incoraggiando ulteriormente l’ingresso di star famose nel settore. Attori come David Harbour, Vin Diesel e Jason Isaacs rappresentano il futuro di questa interazione tra cinema e gaming.
La tecnologia attuale consente di catturare non solo le movenze, ma anche le espressioni facciali degli attori, rendendo il loro coinvolgimento ancora più prezioso. Questo approccio non solo attira i fan, ma contribuisce a elevare il videogioco a una forma d’arte rispettabile. Con oltre tre miliardi di giocatori nel mondo, l’industria videoludica sta diventando un’importante piattaforma per la creatività.
La questione di come l’intelligenza artificiale influenzerà il futuro dei videogiochi rimane aperta. Hideo Kojima ha affermato che, nonostante l’iperrealismo delle tecnologie CGI, i videogiochi avranno sempre bisogno di un’anima, rappresentata da attori reali in grado di esprimere emozioni autentiche. Le preoccupazioni sul futuro dell’industria sono legittime, ma l’interesse e l’innovazione continuano a guidare il settore verso nuove vette.