Il forum per i giovani cinefili, intitolato “CinemaSarà”, si è tenuto nei giorni scorsi presso il MIC – Museo Interattivo del Cinema di Milano. Questo evento ha riunito 70 studenti provenienti da 56 scuole di tutta Italia, insieme a delegati di tre festival cinematografici. L’obiettivo principale del forum è stato quello di riflettere e progettare nuove modalità di fruizione e creazione cinematografica, coinvolgendo ragazze e ragazzi di età compresa tra i 16 e i 19 anni.
Riccardo Sicari, un giovane proveniente dalla Calabria, ha espresso il desiderio di integrare il cinema nel percorso scolastico, affermando che dovrebbe essere considerato alla stregua di un tema di italiano. La sua convinzione è che il cinema possa rappresentare uno strumento fondamentale per l’espressione personale e per l’apertura a nuove prospettive. Durante il forum, sono stati organizzati cinque tavoli di discussione, ciascuno dedicato a temi specifici come gli spazi cinematografici, il ruolo dei festival e le storie e personaggi che mancano nel panorama attuale. Le insegnanti, nel frattempo, hanno avuto l’opportunità di condividere buone pratiche in biblioteca, contribuendo a un clima di collaborazione e scambio di idee.
Silvia Pareti, segretario generale della Cineteca Milano, ha sottolineato l’importanza di questo progetto di cittadinanza attiva, che ha coinvolto inizialmente 37 classi. Ogni classe ha selezionato i propri delegati per partecipare al forum, dimostrando così l’impegno e il rispetto dei giovani nei confronti delle idee altrui. Pareti ha evidenziato come i ragazzi credano nel potere del cinema e nella sua capacità di influenzare positivamente il territorio. Quest’anno, il forum ha beneficiato della collaborazione con l’Associazione Festival Italiani di Cinema, che ha permesso ai partecipanti di esplorare come i festival possano fungere da motori di sviluppo culturale.
Martina Sciannamè, docente al Politecnico di Milano, ha guidato le discussioni, creando un ambiente favorevole all’espressione libera dei partecipanti. La sua metodologia ha permesso ai ragazzi di sentirsi protagonisti del loro progetto, incoraggiandoli a esprimere le proprie idee e visioni per il futuro del cinema. Tra i partecipanti, Martina Vanini, studentessa di Servizi Culturali dello Spettacolo a Varese, ha condiviso la sua entusiastica esperienza, sottolineando come il cinema possa tornare a essere un punto di incontro e dialogo in una società sempre più connessa ma anche isolata.
Lorenzo, un altro giovane partecipante, ha enfatizzato l’importanza di andare oltre la semplice proiezione di un film, suggerendo che per attrarre nuovamente i giovani e le famiglie nelle sale cinematografiche sia necessario offrire esperienze più coinvolgenti. Ha anche accennato alla questione dei prezzi dei biglietti, sottolineando che, sebbene non sia possibile abbassarli, è fondamentale proporre qualcosa di più significativo per incentivare la partecipazione delle famiglie.
Infine, il tema dell’intelligenza artificiale e delle nuove tecnologie ha suscitato dibattito tra i partecipanti. Mattia ha commentato le diverse opinioni emerse, con alcuni che desiderano preservare il cinema tradizionale, mentre altri vedono nell’innovazione tecnologica un’opportunità per il futuro. La discussione ha messo in luce la necessità di gestire e sperimentare con queste nuove risorse, piuttosto che fermarne lo <strongsviluppo.
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