Il Teatro Petruzzelli di Bari ha accolto un pubblico entusiasta per la cerimonia di premiazione del regista Nanni Moretti, che ha ricevuto il prestigioso premio Bif&st arte del cinema il 15 marzo 2025. La serata è stata caratterizzata dalla proiezione del suo celebre film Ecce Bombo, seguita da un incontro in cui Moretti ha condiviso aneddoti e riflessioni sulla sua carriera, coinvolgendo i presenti in un dialogo che avrebbe potuto durare ore.
Le origini nel super8
Nanni Moretti ha iniziato il suo percorso cinematografico con il formato Super8, un’esperienza che ha definito come fondamentale per la sua crescita artistica. “Giravo con il proiettore per mostrare i miei corti in Super8“, ha raccontato, descrivendo le difficoltà tecniche dell’epoca, come l’assenza di negativo e i problemi con il sonoro. La sua determinazione lo ha portato nel 1973 al Festival di Venezia, dove purtroppo l’evento principale era stato cancellato, ma ha avuto l’opportunità di presentare i suoi lavori in una sala vicina a San Marco. La reazione del pubblico, che non si è mostrato interessato al suo lavoro, ha dato vita al concetto di “dibattito no”, un tema ricorrente nella sua opera.
Il cinema di Moretti
Il cinema di Nanni Moretti si distingue per la sua capacità di riflettere su tematiche politiche e sociali, utilizzando l’ironia come strumento di analisi. Con il suo primo lungometraggio, Io sono un autarchico, nel 1976, ha trovato spazio nei cineclub, che hanno rappresentato un’importante piattaforma per la sua espressione artistica. L’uscita di Ecce Bombo ha segnato un momento cruciale nella sua carriera, sorprendendo il regista stesso per il successo riscosso, nonostante la sua percezione iniziale di aver realizzato un film doloroso. Moretti ha sottolineato come il suo pubblico fosse cambiato, passando da cinefili a una massa che richiedeva un diverso approccio narrativo, senza compromettere la sua visione artistica.
Il ruolo dello spettatore
Moretti ha evidenziato l’importanza dello spettatore nel processo creativo, citando il suo apprezzamento per i film dei fratelli Taviani, noti per l’uso della macchina da presa fissa. Questa scelta stilistica rifletteva un intento di mantenere il pubblico consapevole della natura artificiale della rappresentazione cinematografica. L’aneddoto del suo passato come giocatore di pallanuoto, dove ha sviluppato una tecnica personale per superare le difficoltà , simboleggia la sua creatività e la sua capacità di adattarsi alle sfide.
Il processo di scrittura
Riguardo alla scrittura, Moretti ha confessato che, sebbene in passato fosse più facile per lui scrivere sceneggiature, oggi trova più complesso lavorare da solo. La sua esperienza con Ecce Bombo coincide con un periodo di grande fermento culturale, e la sua evoluzione come sceneggiatore è stata influenzata dalla necessità di una narrazione più profonda e strutturata. Pellicole come Bianca e La messa è finita sono frutto di collaborazioni con Sandro Petraglia, che hanno arricchito la sua visione artistica.
Attori e collaborazioni
Nanni Moretti ha sempre cercato di lavorare con attori che potessero portare autenticità ai suoi film. Durante le riprese di Ecce Bombo, non ha effettuato provini, preferendo selezionare i suoi interpreti basandosi su un’intuizione personale. Ha condiviso esperienze significative con attori non professionisti e amici, sottolineando come la sua visione si sia evoluta nel tempo, sviluppando una maggiore empatia con i suoi collaboratori.
Il ruolo del produttore
Moretti ha anche ricoperto il ruolo di produttore, desiderando restituire parte della sua fortuna al panorama cinematografico. Ha prodotto film attraverso la sua casa di produzione, la Sacher, e ha scelto di lavorare con finanziatori che condividessero la sua visione. La sua esperienza come produttore gli ha consentito di avere libertà creativa e di affrontare temi rilevanti, come dimostrato nel suo film Aprile, che ha integrato eventi reali nel racconto.
Il nuovo Sacher
Il Nuovo Sacher, inaugurato l’11 novembre 1991, rappresenta la passione di Moretti per il cinema. Sebbene il nome sia stato imposto, il regista ha creato uno spazio dedicato alla proiezione di film di qualità , non per dovere ma per piacere. La sua visione di un cinema impegnato e autentico continua a ispirare sia il pubblico che i cineasti emergenti.