Un camper diventa un cinema itinerante: «Una vita d’avventura a basso costo»

Una famiglia veneta realizza un cinema itinerante in camper, portando film e messaggi di integrazione e sostenibilità in luoghi remoti e difficili del mondo.

Vivono viaggiando in uncamper attrezzato, proiettando film in diverse località. Francesca Truzzi e Davide Bortot, insieme alle loro figlie Zaira Sahara e Leila Jargal, nonché ai loro amici a quattro zampe Mei e Op, hanno unito i loro sogni in un grande progetto.

La coppia, originaria delVeneto, ha creato ilcinema itinerante chiamato «Cinéma du Désert», un’iniziativa che riflette il loroimpegno sociale.

Un viaggio che inizia in Africa

Il percorso diFrancesca eDavide ha avuto inizio nel2009, quando, con la loro prima veracasa mobile, sono arrivati inAfrica occidentale, precisamente inMali, dove si sono dedicati alvolontariato con la «Ong Bambini nel Deserto». La loro avventura ha preso avvio aTimbouctou, dove hanno realizzato la loro primaproiezione cinematografica sotto un cielo stellato. Da quel momento, la coppia ha continuato a portare ilcinema in luoghi inaspettati. Raramente fanno ritorno inVeneto, limitandosi a brevi visite ai familiari. Anche quando si trovano inItalia, non abbandonano il lorocamper, fermandosi aMutonia, una comunità di artisti e artiste aSantarcangelo di Romagna, dedicata al recupero e al riutilizzo.

Il cinema come passione e messaggio

Francesca eDavide hanno condiviso la loro storia con ilCorriere della Sera, esprimendo quanto ilcinema rappresenti per loro una verapassione. «Inizialmente pensavamo di organizzare alcune serate dicinema all’aperto, ma ci siamo resi conto della necessità di portare unmaxischermo in luoghi remoti, come ildeserto, i villaggi delBurkina Faso e laCosta d’Avorio. Grazie alla collaborazione con laFondazione Charlie Chaplin, abbiamo proiettato anche “Tempi Moderni” neicampi profughi inGrecia. Il nostro obiettivo è diffonderemessaggi di salvaguardia dellanatura e dell’ambiente, oltre a promuovere l’integrazione tra ipopoli e laparità di genere», ha spiegatoDavide. La loro scelta di vita, sebbene insolita, è per loro unanormalità. Francesca ha aggiunto: «Seguiamo il nostrocuore, ascoltiamosogni edesideri senza rimandare. Abbiamo sperimentato unagioia autentica, da cui non possiamo più prescindere». Davide ha sottolineato l’importanza dellacultura e deldivertimento comediritti fondamentali, affermando che condividereesperienze aiuta a mantenere viva la nostraumanità.

Educazione in movimento

Gestire duebambine mentre si persegue ilsogno diviaggiare è un aspetto cheDavide eFrancesca affrontano con naturalezza. «Zaira frequenta lascuola elementare, mentreLeila è allascuola dell’infanzia. Leinsegnanti sono molto comprensive e aperte alla nostraesperienza. Ogniviaggio è organizzato in accordo con lemaestre, seguendo un programma dididattica a distanza. Le nostrefiglie sono cresciute in movimento, e l’avventura quotidiana fa parte della lorovita. Ogni giorno, aprendo la porta del nostrocamper, si trovano di fronte a nuoveesperienze. Ilviaggio e l’incontro con lepersone rappresentano per noi unascuola di vita», hanno dichiarato.

La vita dellafamiglia non richiede un grandeinvestimento economico. «Abbiamo scelto unostile di vita che ci permette di vivere in modoeconomico. Non seguiamomodelli consumistici, ma non ci manca nulla. Utilizziamo ilpellet per riscaldarci e il nostrocamper è dotato dipannelli solari. InItalia, organizziamoproiezioni a pagamento per sostenere i nostriprogetti nel mondo, dove invece leproiezioni sono sempre gratuite. Avviamo anchecampagne di crowdfunding per iniziative specifiche», ha spiegatoFrancesca. Davide ha aggiunto che realizzano variprogetti grazie afinanziamenti pubblici eprivati, collaborando conprovince,parchi naturali,associazioni ecomuni per organizzare eventi dicinema all’aperto erassegne sostenibili, offrendoesperienze uniche senza disturbare l’ambiente circostante.

Change privacy settings
×