Silvia Luzi e Luca Bellino saranno i protagonisti di una retrospettiva che celebra il loro lavoro all’edizione 2025 del Festival Crossing Europe, in programma a Linz, Austria, dal 29 aprile al 4 maggio. Questo evento è dedicato al miglior cinema d’autore europeo e rappresenta un’importante vetrina per i cineasti emergenti e affermati.
Il programma della retrospettiva
Il programma della retrospettiva include sette opere significative del duo, che puntano a “creare un ponte” tra i vari generi, come evidenziato dagli organizzatori. Le opere spaziano dai documentari ai film di finzione, passando per cortometraggi e videoclip, fino a culminare con la presentazione di ‘Luce’, un film recentemente presentato al Festival di Locarno. Le tematiche affrontate nelle opere di Luzi e Bellino riguardano le diverse forme di potere, la possibilità di ribellione e l’uso dell’immagine come strumento di lotta. Questi elementi sono presenti sin dal loro primo documentario, ‘La Minaccia’ (2008), che ha ricevuto una nomination ai David di Donatello.
Riconoscimenti e opere
La ribellione emerge anche nel documentario ‘Dell’arte della guerra’ (2012) e nel loro lungometraggio d’esordio, ‘Il Cratere’ (2017). Quest’ultimo ha debuttato alla Settimana della Critica di Venezia e ha ottenuto il Premio Speciale della Giuria al Festival di Tokyo, un riconoscimento significativo per il cinema italiano in Asia. La retrospettiva offrirà inoltre l’anteprima austriaca di ‘Luce’, previsto per il 2024.
Eventi speciali al festival
Un altro momento importante del festival sarà la prima mondiale del cortometraggio ‘Princess’ e la presentazione del videoclip ‘Povero Tempo Nostro’, dedicato a Gianmaria Testa, il cantautore piemontese scomparso nel 2016, la cui musica ha accompagnato il lavoro di Luzi e Bellino.
Tributo annuale a un autore
Dal 2024, Crossing Europe ha istituito un tributo annuale a un autore della cinematografia europea, volto a mettere in luce le nuove direzioni del linguaggio cinematografico. Negli anni passati, il tributo è stato conferito a registi di spicco come Ursula Maier, Sergei Loznitsa e Matteo Garrone, sottolineando l’importanza di promuovere talenti che stanno ridefinendo il panorama del cinema europeo.