Uno dei grandi protagonisti dello scorso Sanremo 2025, Dario Brunori, vive in un bellissimo borgo in Calabria: casa da sogno.
Dario Brunori, uno dei cantautori più amati della musica italiana contemporanea, ha saputo catturare l’essenza della sua terra natale, la Calabria, nel suo brano L’albero delle noci.
Questa canzone, che ha trovato un palcoscenico d’onore al 75esimo Festival di Sanremo, non è solo una composizione musicale, ma un vero e proprio inno alle radici e alla spiritualità che caratterizzano il borgo di San Fili, dove Brunori vive.
La casa nel borgo calabrese di Dario Brunori “Sas”
San Fili è un piccolo paese di circa duemila abitanti, situato in provincia di Cosenza, arroccato su tre colli e con una vista spettacolare sul monte Luta. Questo luogo, intriso di leggende e tradizioni, è noto per la sua forte identità culturale, legata alle storie delle Magare, figure femminili che si diceva avessero poteri magici. La storia del borgo è arricchita dalla presenza della Fantastica, una figura mitologica che incarna il mistero e la magia, rendendo San Fili un luogo unico e affascinante.
La vita di Dario Brunori è profondamente intrecciata con quella del suo paese natale. La sua casa, che si trova a pochi passi dall’albero delle noci, è non solo un rifugio, ma un simbolo di ispirazione per la sua arte. Brunori ha dichiarato: “L’albero delle noci sta davanti casa mia. Lo osservo sempre quando mi frulla qualcosa in testa, anche perché da anni sono convinto che sia lui a suggerirmi le canzoni che scrivo”. Questo albero rappresenta le sue radici e la sua infanzia.
La spiritualità di San Fili si riflette anche nella sua architettura religiosa. La Chiesa Matrice della Santissima Annunziata è il cuore pulsante della comunità, dove i fedeli si riuniscono per celebrare la loro fede. Altre chiese, come quella dell’Immacolata e quella di Santa Lucia, contribuiscono a creare un’atmosfera di devozione che permea il borgo. La presenza di queste strutture religiose non è solo un segno dell’importanza della religione nella vita quotidiana degli abitanti, ma anche un richiamo alla storia e alla cultura locale.
Brunori, originario di Cosenza e cresciuto a Joggi, ha vissuto anche in Toscana, ma il richiamo delle sue origini lo ha riportato a San Fili, dove vive con la sua compagna Simona Marrazzo e la loro figlia Fiammetta. La scelta di tornare nel suo paese natale dopo la morte del padre nel 2007 ha segnato un punto di svolta nella sua vita, portandolo a riscoprire l’importanza delle sue radici e della sua famiglia. Questo legame si riflette in L’albero delle noci, dedicata alla piccola Fiammetta, simbolo di una nuova vita e di speranza.
In occasione della sua partecipazione al Festival di Sanremo, l’amministrazione comunale di San Fili, guidata dal sindaco Linda Cribari, ha organizzato una proiezione pubblica della serata finale al Teatro Comunale F. Gambaro. Questo gesto non solo celebra il talento di Brunori, ma unisce la comunità in un momento di orgoglio collettivo. Gli abitanti del paese, che hanno sempre sostenuto il loro concittadino, si preparano a vivere con emozione questo evento che rappresenta non solo la carriera di un artista, ma anche la valorizzazione della cultura e delle tradizioni locali.
La musica di Brunori non si limita a intrattenere; essa racconta storie, trasmette emozioni e fa rivivere le esperienze di una Calabria ricca di contrasti e bellezze. L’albero delle noci è quindi un omaggio non solo alla sua vita, ma anche a una terra che continua a ispirare generazioni di artisti, mantenendo viva la memoria di un passato che si intreccia con il presente e il futuro.
