“Giusy Ferreri: il suo messaggio di speranza per i giovani all’ONU”

Giusy Ferreri partecipa al Global Citizens Model United Nations 2025 a New York, condividendo esperienze di woman empowerment e il suo percorso musicale con oltre 2500 giovani.

Giusy Ferreri ha recentemente partecipato a un’importante manifestazione a New York, dove è stata ospite di United Network Europa al Global Citizens Model United Nations 2025. Durante l’evento, tenutosi presso l’Aula dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, l’artista ha condiviso la sua esperienza con oltre 2500 giovani provenienti da diverse nazioni, parlando di woman empowerment e del suo percorso personale.

Il 22 marzo 2025, Ferreri ha preso parte alla cerimonia conclusiva di GCMUN, che si è svolta allo Sheraton New York Times Square Hotel. In questa occasione, ha condiviso il palco con Martin Luther King III, noto attivista per i diritti civili e figlio del celebre Martin Luther King Junior, assassinato nel 1968 a Memphis.

Nella sua testimonianza, Giusy Ferreri ha raccontato le sue origini, spiegando: “Sono nata il 18 aprile 1979 a Palermo, una città meravigliosa, caotica, colorata e piena di vita. La mia infanzia si è svolta in provincia di Milano, dove ho appreso il valore del sacrificio e della determinazione. Mio padre mi ha insegnato che il duro lavoro porta sempre a una crescita, mentre mia madre rappresenta per me un simbolo di dignità e riservatezza”.

La musica come parte della vita

Ferreri ha sottolineato come la musica sia stata una costante nella sua vita fin da piccola. “La nostra casa era piena di musica” ha affermato, ricordando i momenti in cui suo padre, autodidatta, suonava la chitarra e il pianoforte, mentre suo fratello maggiore già a otto anni mostrava grande talento. “Ogni sera improvvisavamo piccoli concerti, e io, da bambina, trasformavo il mio sgabello in una batteria, suonandolo con due matite” ha raccontato, evidenziando la gioia di partecipare a concorsi canori per bambini, nonostante il repertorio fosse spesso adulto.

Il percorso musicale di Giusy

A 13 anni, Ferreri ha fondato la sua prima band, suonando cover pop rock. “Ho iniziato a studiare pianoforte a 14 anni e a 15 ho approfondito il canto e il blues, spinta da mio padre” ha spiegato. Crescendo, ha dovuto affrontare le sfide di un ambiente musicale prevalentemente maschile. “A 16 anni ho sentito l’esigenza di scrivere le mie canzoni. La musica non era solo un’espressione artistica, ma un linguaggio per affrontare le sfide dell’adolescenza” ha aggiunto.

Le sfide nel mondo musicale

Nei primi anni 2000, Giusy ha presentato le sue canzoni alle case discografiche, ma spesso le veniva detto che il suo stile era considerato poco commerciale. “Mi veniva chiesto di adattarmi e rinunciare alla mia identità artistica per essere più vendibile” ha raccontato, sottolineando la sua fermezza nel non voler cambiare per compiacere un mercato non pronto per lei.

Il debutto e il successo a X Factor

Il suo primo singolo, “Il Party”, è stato pubblicato nel 2005, ma ha ottenuto un’esposizione limitata. Nel 2008, quasi per scherzo, ha deciso di partecipare a X Factor, un momento che ha segnato una svolta nella sua carriera. “Da quel momento è iniziato un percorso artistico che mi ha dato immense soddisfazioni” ha dichiarato Ferreri, sia come interprete che come cantautrice.

Il nuovo progetto musicale

Oggi, l’artista si sente realizzata e continua a esplorare nuove sonorità. Lo scorso anno ha fondato il progetto Bloom, una band di alternative rock che condivide con altri artisti affermati. “La mia storia dimostra che la determinazione e la passione possono superare ogni ostacolo, anche in un settore che ha spesso relegato le donne a ruoli marginali” ha affermato.

Riflessioni sul ruolo delle donne

Giusy ha richiamato l’attenzione sul fatto che le famiglie e le radici influenzano il nostro destino. “Ogni donna deve riconoscere e valorizzare la propria unicità” ha sottolineato. Ha anche evidenziato come persistano pregiudizi nei confronti delle donne, ma ha ribadito che il progresso non può fermarsi. “L’uguaglianza non è una concessione: è un diritto. Essere donna significa affrontare quotidianamente sfide e trovare la propria voce in contesti dominati dagli uomini” ha dichiarato.

Un messaggio di speranza e determinazione

Ferreri ha concluso il suo intervento parlando dell’importanza della collaborazione tra uomini e donne. “Ogni essere umano ha la responsabilità di costruire un mondo migliore attraverso le proprie scelte” ha affermato. Ha inoltre incoraggiato le donne a non smettere mai di credere nelle proprie capacità e a lottare per i propri sogni, lasciando un messaggio di luce e speranza per le generazioni future.

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