Il Teatro Ariston celebra la musica con “Rumore”: danza e omaggio a Raffaella Carrà

Sergio Japino annuncia il tributo “Rumore” a Raffaella Carrà, in programma a Sanremo l’11 aprile 2025, con giovani talenti e atleti paralimpici per un messaggio di inclusione e speranza.

Sergio Japino, noto per la sua lunga collaborazione con Raffaella Carrà, ha annunciato ieri, insieme all’organizzatrice Antonella Riboldi Brunamonti e a Walter Vacchino, coproprietario del Teatro Ariston, il tributo intitolato “Rumore”. Questo evento si terrà venerdì 11 aprile 2025 a Sanremo, un luogo che ha sempre rappresentato per Japino un legame speciale con la storica artista.

Motivazioni del direttore artistico

Il direttore artistico ha spiegato che la sua decisione di partecipare a questo progetto è motivata da un forte desiderio di ritornare in un teatro che ha segnato la sua carriera e che ha ospitato momenti indimenticabili condivisi con Raffaella. “Tornare a Sanremo è sempre un’emozione unica, una città che riesce a farti sentire a casa”, ha affermato Japino. Ha anche sottolineato l’importanza di un progetto che coinvolge giovani talenti provenienti da diverse discipline, unendo le loro abilità per rendere omaggio alle iconiche melodie di Carrà.

Coinvolgimento di atleti e ospiti

Un aspetto significativo del tributo è il coinvolgimento di atleti paralimpici, come Chiara Bruzzese, e la presenza di Daniele Terenzi, primo ballerino al mondo con una protesi transfemorale. Japino ha espresso la sua soddisfazione nel vedere anche Petra Conti, una figura di riferimento nel mondo della danza, partecipare all’evento. La serata vedrà la partecipazione di ospiti illustri come Enzo Paolo Turchi e Carmen Russo, che interverranno tramite collegamento video.

Presentazione dell’evento

L’evento è stato presentato sul palco dell’Ariston, a poco più di un mese dal Festival di Sanremo. “Rumore” ha già debuttato con successo ai Parchi di Nervi a Genova, dove ha suscitato l’entusiasmo della consigliera regionale della Lega, Sonia Viale, che ha dichiarato di essere rimasta colpita dalla freschezza e dalla vitalità dei giovani ballerini che interpretano le canzoni di Raffaella come se fossero contemporanee.

Opportunità di inclusione

Anche Sabrina La Rosa, madre di Alice De André e collaboratrice del progetto, ha condiviso la sua esperienza, sottolineando come lo spettacolo sia un’opportunità per i ragazzi che affrontano difficoltà nella vita. “Inclusione significa partecipare a progetti comuni, non solo contribuire economicamente”, ha spiegato Riboldi, evidenziando l’importanza di offrire supporto e opportunità a tutti.

Messaggio di speranza

Walter Vacchino ha descritto il tributo come un’esplosione di gioia e vita, in netto contrasto con i “rumori” del mondo esterno, come le guerre. Ha affermato che la musica deve rappresentare un faro di speranza in un contesto in cui la bellezza e la condivisione sembrano spesso dimenticate. L’assessore al turismo Alessandro Sindoni ha portato i saluti del sindaco, sottolineando come Raffaella Carrà e Sergio Japino abbiano contribuito a scrivere la storia della cultura italiana. L’evento, incentrato sull’inclusione, rappresenta un messaggio di speranza per il futuro.

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