L’ultimo Festival di Sanremo ha visto emergere un protagonista inatteso, che ha conquistato il pubblico e la critica: Lucio Corsi. Nonostante il secondo posto, dietro a Olly, il cantautore toscano, classe 1993, si è affermato come il vincitore morale della manifestazione. Il suo brano “Voglio essere un duro“, che dà anche il titolo al nuovo album pubblicato il 14 marzo 2025 da Sugar, è diventato il simbolo di un periodo di grande fermento musicale.
Lucio Corsi, nonostante il clamore mediatico che lo ha avvolto nelle ultime settimane, si prepara a partecipare all’Eurovision Song Contest con grande serenità. “Quando abbiamo saputo che Olly non avrebbe rappresentato l’Italia, ho accolto la notizia con entusiasmo”, ha dichiarato il cantautore. “Mi avvicinerò a quella competizione con lo stesso spirito con cui abbiamo affrontato Sanremo. A Basilea, ci presenteremo in modo naturale, senza fronzoli. Stiamo ancora perfezionando lo spettacolo, ma porteremo ‘Vorrei essere un duro‘ in una versione classica, senza il Topo Gigio che ha caratterizzato la serata delle cover all’Ariston“.
Preparandosi anche per il tour, Lucio ha già fissato due date importanti: il 23 aprile a Napoli, presso la Casa della Musica, e il 13 luglio a Caserta, al Belvedere. “Siamo un gruppo di sette persone, tutti amici con cui sono cresciuto. Non vedo l’ora di tornare sul palco, circondato da chi ama la musica tanto quanto me”, ha aggiunto.
Dopo l’esperienza di Sanremo, Corsi ha riflettuto sul suo percorso artistico. “Mi piace pensare di essere rimasto lo stesso. La mia dedizione alla musica non è cambiata. Vivo bene, sono felice e rimango concentrato su ciò che ho creato fino a questo momento. Avere al mio fianco le stesse persone da tanto tempo mi dà una grande sicurezza”.
Originario della campagna di Grosseto, Lucio Corsi esprime con orgoglio le sue radici. “Vivere a Milano, in periferia, non mi fa dimenticare da dove vengo. C’è sempre la possibilità di tornare a casa, alla mia Maremma e alle mie abitudini”.
Il nuovo album di Corsi presenta brani che richiamano la grande tradizione della canzone italiana. “Quando scrivo, mi ispiro a esperienze personali e mi piace raccontare storie di persone. Le nuove canzoni contengono elementi che possono richiamare artisti come Dalla, Graziani, Bennato e Fortis. Studiare il repertorio della nostra musica è fondamentale”, ha concluso Lucio, sottolineando il suo desiderio di mantenere la tenerezza nella sua arte.
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