Il musicologo Michele Girardi è deceduto nella notte di ieri, 14 gennaio 2025, a Venezia, dopo una lunga malattia. Avrebbe compiuto 71 anni il prossimo 3 maggio. Nato nel 1954 nella città lagunare, Girardi aveva recentemente lasciato la sua cattedra di Storia della musica presso l’Università di Venezia “Ca’ Foscari”, dove si era laureato in Lettere nel 1980. La sua carriera accademica è stata ricca e variegata, con esperienze significative come docente di Storia ed estetica musicale al Conservatorio «Arrigo Boito» di Parma dal 1984 al 1988 e al Conservatorio di Mantova dal 1989 al 1998. Successivamente, era diventato professore associato con l’incarico di Drammaturgia musicale presso il Dipartimento di musicologia e beni culturali dell’Università di Pavia a Cremona.
Carriera e progetti di ricerca
Un accademico prolifico, Girardi ha partecipato a numerosi progetti di ricerca promossi da università di prestigio internazionale, tra cui la Freie Universität Berlin e l’University of Maryland at College Park. Inoltre, ha avuto l’onore di essere invitato come professore ospite da istituzioni come l’Accademia «Leos Janáček» di Brno, la Johannes Gutenberg-Universität Mainz, l’Universität Bern e l’Université de Paris 8.
Contributi e pubblicazioni
Un esperto riconosciuto della musica dei secoli XIX e XX e del teatro musicale fin de siècle, Girardi ha scritto numerosi articoli e saggi su figure di spicco come Arrigo Boito, Giuseppe Verdi, Alban Berg e, in particolare, Giacomo Puccini. Il suo ultimo lavoro, intitolato Giacomo Puccini. Tra fin de siècle e modernità, è stato pubblicato da Il Saggiatore lo scorso dicembre 2024.
Riconoscimenti e impatto
Riconoscimenti significativi legati alla sua ricerca su Puccini includono il 49° Premio Puccini, conferito nel 2021 dal Comune di Viareggio e dalla Fondazione Festival Pucciniano, e la sua nomina nel 2022 come uno dei quattro esperti della cultura musicale italiana ed europea nel comitato promotore delle celebrazioni per il centenario della morte di Puccini. La sua scomparsa rappresenta una grande perdita per il mondo della musica e della cultura.