La musica di Dante: un viaggio nel ricordo del Sommo Poeta attraverso le canzoni

Il 25 marzo 2025, in Italia si celebra il Dantedì, la giornata nazionale dedicata al grande poeta Dante Alighieri. Questa ricorrenza, istituita dal Ministero della Cultura nel 2020, coincide con la data simbolica in cui, secondo la tradizione, Dante si smarrisce nella “selva oscura”, avviando il suo viaggio ultraterreno. L’evento rappresenta un’importante occasione per riscoprire le influenze dantesche nel panorama musicale italiano. Numerose iniziative sono previste per onorare il “Sommo Poeta”, e tra queste emergono i tributi della musica, che intrecciano le parole di Dante con i ritmi contemporanei.

Il legame tra poesia e musica

Nel corso della storia, la connessione tra letteratura e musica ha assunto molteplici forme, e l’opera di Dante non fa eccezione. L’autore di queste righe, nel 2018, ha pubblicato un libro insieme a Marco Zoppas, esplorando il rapporto tra i due mondi, partendo dal Nobel per la Letteratura conferito a Bob Dylan. Il volume, intitolato “Da Omero al rock”, analizza come la musica possa reinterpretare e rivitalizzare le parole dei grandi autori, tra cui Dante.

Un capitolo significativo del libro è dedicato ai “Poeti da ballo”, con un focus su Carducci e Dante. Si sottolinea come la poesia di Carducci, e in particolare il suo celebre componimento “San Martino”, sia entrata nella cultura popolare, diventando una delle poesie più recitate nelle scuole italiane. La lingua creata da Dante ha avuto un ruolo cruciale nell’unificare un paese storicamente frammentato, e la sua influenza perdura nel tempo, rendendolo uno degli autori più citati nella musica italiana.

Le reinterpretazioni musicali di Dante

Numerosi artisti hanno rielaborato i versi di Dante, portando la sua opera a un pubblico più vasto. Un esempio è Fiorello, che ha creato una versione di “San Martino” in chiave discotecara, dimostrando come la poesia possa adattarsi a contesti moderni. D’altro canto, Francesco De Gregori ha proposto un’interpretazione più tradizionale con il suo brano “Divina Commedia”, eseguito in ritmo di pizzica, accompagnato dall’Orchestra Popolare di Ambrogio Sparagna. In questo caso, alcuni dei versi più significativi della Divina Commedia vengono messi in musica, creando un ponte tra il passato e il presente.

L’opera di De Gregori è stata presentata per la prima volta alla Notte della Taranta nel 2005, e ha continuato a essere riproposta in vari contesti, evidenziando la connessione tra la metrica dantesca e le tradizioni musicali italiane. Anche Angelo Branduardi ha contribuito a questa fusione, dedicando al poeta un intero canto nel suo album “L’infinitamente piccolo”, in cui il brano “Divina Commedia, Paradiso, Canto XI” riporta i versi di Dante in una nuova dimensione musicale.

Artisti e le loro citazioni dantesche

La musica italiana è costellata di riferimenti a Dante, come dimostrano le opere di Caparezza, Antonello Venditti e Francesco Guccini. In particolare, Caparezza, nel brano “Argenti vive”, esplora la figura di Filippo Argenti, personaggio dell’Inferno, portando in scena un confronto diretto con Dante. La canzone, contenuta nell’album “Museica”, riflette sul tema dell’identità e della memoria, utilizzando la narrativa dantesca come sfondo.

Venditti, dal canto suo, ha utilizzato i versi di Dante come un modo per connettersi con i ricordi della gioventù. Nella sua canzone “Compagno di scuola”, il poeta viene evocato per descrivere l’esperienza scolastica e le emozioni legate all’amore giovanile. Inoltre, il verso “amor, ch’a nullo amato amar perdona”, tratto dal V Canto dell’Inferno, appare in diverse sue canzoni, dimostrando quanto la figura di Dante sia radicata nella cultura musicale italiana.

Il legame con Dante si estende anche a Francesco Guccini, il cui brano “Odysseus” include riferimenti a temi danteschi, mentre Tedua, nel suo album del 2023, utilizza il viaggio di Dante come metafora per esplorare esperienze personali, in particolare quelle legate alla pandemia.

In questo modo, il Dantedì non è solo un momento di celebrazione della figura di Dante Alighieri, ma anche un’opportunità per riflettere su come la sua opera continui a influenzare e ispirare la musica contemporanea, creando un dialogo tra passato e presente, tra poesia e canzone.