Musica classica: il fascino delle melodie storiche per le nuove generazioni

La Società del Quartetto di Bergamo promuove giovani talenti musicali sotto la direzione di Marco Mazzoleni, con l’obiettivo di trasformare la città in un centro musicale vivace.

William Limonta, giovane compositore, poeta e pianista originario di Bergamo, ha iniziato a coltivare la sua passione per la musica sin dalla tenera età. Nato nel 2000, ha dedicato gran parte della sua vita alla creatività musicale, trovando ispirazione nel ricco panorama culturale della sua città. In questo contesto, la Società del Quartetto di Bergamo emerge come un’importante istituzione, attiva da oltre un secolo, che si propone di promuovere artisti emergenti e di alta qualità musicale.

La Società del Quartetto si trova nella storica Sala Piatti e, sotto la direzione artistica di Marco Mazzoleni, mira a valorizzare i giovani talenti attraverso un programma che include artisti di fama internazionale. Mazzoleni, imprenditore nel settore delle costruzioni e appassionato di musica, ha recentemente assunto questo ruolo e ha già in programma una serie di eventi per la stagione 2024-2025. La sua visione è quella di trasformare Bergamo in una vera e propria “città musicale”, creando sinergie con istituzioni come il Politecnico delle Arti e l’Accademia Musicale Santa Cecilia.

Il ruolo della società del quartetto

Mazzoleni sottolinea l’importanza della Società del Quartetto come punto di riferimento per i giovani musicisti. Durante l’intervista, ha elencato cinque motivi per cui i giovani dovrebbero considerare di frequentare l’istituzione. In primo luogo, la possibilità di ascoltare musica di qualità è fondamentale per la crescita personale e culturale. La musica, infatti, non è solo un’opportunità di svago, ma rappresenta anche un bisogno essenziale.

In secondo luogo, Mazzoleni ha evidenziato le opportunità lavorative nel settore musicale, che, sebbene riconosciute in Europa, faticano a trovare lo stesso riconoscimento in Italia. La terza ragione riguarda il potere socializzante della musica, che può unire i giovani in un’esperienza collettiva. Partecipare a concerti non è solo un evento musicale, ma un’importante occasione di socializzazione. La quarta ragione è legata all’aspetto educativo della musica, che offre insegnamenti profondi e significativi. Infine, Mazzoleni ha concluso affermando che la musica ha la capacità di far innamorare, in ogni suo aspetto.

Valorizzazione dei giovani talenti

La stagione 2024-2025 della Società del Quartetto si distingue per la presenza di giovani artisti, che rappresentano una risorsa preziosa per il pubblico. Mazzoleni ha sottolineato la necessità di valorizzare i talenti locali, collaborando con istituzioni musicali come il Politecnico delle Arti e l’Accademia Santa Cecilia. Grazie a queste collaborazioni, il programma include pianisti come Daniele Martinelli e Filippo Gorini, vincitori del Premio Nazionale delle Arti, e la violinista Yuki Hirano, che si esibirà il 31 marzo. Hirano, allieva di Pavel Vernikov, ha recentemente trionfato al Concorso violinistico internazionale Jascha Heifetz.

Mazzoleni ha anche menzionato il pianista ucraino Dmytro Udovychenko, vincitore del Concorso Queen Elizabeth di Bruxelles, sottolineando l’importanza di dare spazio ai giovani talenti e alle promesse emergenti nel panorama musicale internazionale. La Società del Quartetto si impegna a creare un ambiente in cui i giovani possano esprimere il loro potenziale e condividere la loro passione per la musica.

Un legame tra passato e presente

Marco Mazzoleni ha espresso la sua visione riguardo alla continuità della musica, sottolineando come essa colleghi il passato al presente. La sua idea è che ogni epoca musicale porti con sé un’eredità che deve essere preservata e valorizzata. Mazzoleni ha citato compositori come Wagner, Schubert, Brahms, Webern, Adès e Berio, evidenziando come la musica contemporanea continui a riflettere l’espressione artistica delle epoche precedenti.

La nuova stagione della Società del Quartetto ha già dimostrato un buon riscontro di pubblico, con un programma che intreccia repertori classici e contemporanei. Mazzoleni ha affermato che la musica deve fungere da ponte tra le generazioni, creando un dialogo duraturo e significativo.

La visione per il futuro di Bergamo

Marco Mazzoleni ha condiviso il suo sogno di vedere Bergamo come un centro musicale vivace e interattivo. Si ispira ai Maestri Cantori di Norimberga di Wagner, dove la musica è vista come un elemento di coesione sociale. Mazzoleni desidera che la città possa interagire con il suo territorio attraverso la musica, coinvolgendo le famiglie e le istituzioni locali. La sua speranza è quella di riportare alla luce spazi come la Sala Piatti, offrendo ai giovani l’opportunità di vivere e apprezzare il patrimonio musicale.

La musica, per Mazzoleni, rappresenta un linguaggio universale che va oltre le parole, un’esperienza che può essere sentita e compresa a un livello profondo. La sua visione per il futuro della Società del Quartetto e per Bergamo è chiara: una città che vive di musica, dove le nuove generazioni possano crescere e prosperare in un ambiente ricco di suoni e armonie.

Change privacy settings
×