Una targa commemorativa è stata svelata sul marciapiede di Napoli, precisamente nel luogo in cui, il 31 agosto 2023, il giovane musicista Giovanbattista Cutolo, noto come Giò Giò, fu tragicamente ucciso. Il 24enne è stato colpito da tre proiettili sparati da un minorenne. L’evento ha visto la partecipazione del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, il quale ha sottolineato l’importanza di ricordare “la purezza della sua anima e il suono del suo corno”.
La serata fatale
Nella serata fatale, Giò Giò si trovava in un locale situato nella centralissima piazza Municipio di Napoli, insieme a un gruppo di amici. Durante la serata, la comitiva è stata oggetto di scherni da parte di un gruppo di ragazzi. Il giovane musicista ha tentato di calmare la situazione, ma, mentre stava per lasciare il locale, un ragazzo di 16 anni gli ha sparato alle spalle. La madre di Giò Giò ha espresso il desiderio di trasformare il dolore in un messaggio di speranza: “Al posto degli spari abbiamo portato la musica. Al posto delle suole di quel criminale, adesso ci sono le orme degli uomini delle forze dell’ordine”.
La lotta per la giustizia
L’assassino del giovane musicista è stato condannato a 20 anni di reclusione, la pena massima consentita per un minorenne. Tuttavia, i genitori di Giò Giò non hanno intenzione di fermarsi nella loro battaglia per la giustizia. La madre ha dichiarato: “Io e il mio ex marito chiediamo che questi minori vengano tolti alle famiglie in cui crescono, dove si insegna l’odio”. La loro lotta si fa portavoce di un desiderio di cambiamento e di una società più giusta, in cui episodi di violenza come quello che ha colpito il loro figlio non si ripetano più.