Il 25 marzo 2025, presso il Ministero della Cultura, si è svolto un convegno dal titolo “Musica e Intelligenza Artificiale: Opportunità, rischi e la sfida nella regolamentazione”. L’evento, promosso dalla SIAE (Società Italiana Autori ed Editori) e dalla FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana), ha visto la partecipazione di esperti del settore e rappresentanti istituzionali, tra cui il Sottosegretario di Stato alla Cultura, Gianmarco Mazzi. Durante il suo intervento, Mazzi ha sottolineato l’importanza di proteggere il diritto d’autore nell’era dell’intelligenza artificiale.
Interventi e partecipanti
Numerosi esperti hanno preso parte al convegno, contribuendo a un dibattito ricco di spunti e riflessioni. Tra i relatori, Alberto Barachini, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha portato la sua esperienza in materia di informazione e editoria. Diego Ciulli, Direttore agli Affari Governativi di Google Italia, ha condiviso le prospettive della tecnologia nel settore musicale. Enzo Mazza, CEO della FIMI, e Salvatore Nastasi, Presidente della SIAE, hanno approfondito il tema della protezione del diritto d’autore nell’ambito delle nuove tecnologie.
La professoressa Eleonora Rosati, esperta di Diritto della Proprietà Intellettuale all’Università di Stoccolma, ha fornito un’analisi giuridica della situazione attuale, mentre Salvatore Sica, Presidente del Comitato per il Diritto d’autore del Ministero della Cultura e docente all’Università di Salerno, ha parlato delle sfide normative. Infine, Pasquale Stanzione, Presidente del Garante per la protezione dei dati personali, ha affrontato le implicazioni etiche e legali legate all’uso dell’IA nella musica. La giornalista Marta Cagnola ha moderato il dibattito, guidando le discussioni verso le questioni più rilevanti per il futuro della musica e della tecnologia.
Riflessioni sul futuro della musica
Il convegno ha messo in luce le opportunità e i rischi associati all’uso dell’intelligenza artificiale nella musica. Mentre la tecnologia offre nuovi strumenti per la creazione musicale, resta fondamentale garantire che i diritti degli artisti siano tutelati. La crescente diffusione di brani generati da algoritmi solleva interrogativi sulla creatività e sull’autenticità, spingendo a riflettere su come il settore musicale possa adattarsi a queste innovazioni senza compromettere la qualità e l’integrità dell’arte.
Le discussioni si sono concentrate anche sulla necessità di stabilire normative chiare e condivise, capaci di bilanciare l’innovazione tecnologica con la protezione dei diritti d’autore. La sfida è quella di creare un ambiente in cui l’IA possa essere utilizzata come strumento di supporto per gli artisti, piuttosto che come una minaccia alla loro creatività. In questo contesto, il convegno ha rappresentato un’importante occasione di confronto tra istituzioni, professionisti e accademici, tutti impegnati a definire il futuro della musica in un’epoca sempre più influenzata dalla tecnologia.