Dopo un lungo percorso di tre anni dedicato a lavoro, ricerca e introspezione, l’artista Sinisi ha presentato il suo nuovo EP intitolato Cosa Manca. Questo progetto musicale, composto da sei tracce, si propone di esplorare le sfumature più intime dell’amore. Sinisi si rivela attraverso le sue emozioni, riflettendo il suo universo musicale e le influenze che ha assimilato nel corso degli anni. L’EP si muove tra intense ballad indie e sonorità nostalgiche degli anni Ottanta, creando un paesaggio sonoro ricco di emozioni e immagini evocative. I temi affrontati, come l’amore, la nostalgia, la confusione, il tormento e la separazione, sono universali, ma vengono narrati in modo autentico e personale. Il fulcro del lavoro è la ricerca di ciò che manca per sentirsi completi, suggerendo che, talvolta, il vero amore non è quello attuale, ma quello che si è perso o che rimane vivo nei ricordi.
Sinisi ha rivelato la genesi del suo EP, spiegando che l’idea di realizzare un concept album lo accompagnava fin da piccolo. La sua realizzazione è stata influenzata dalla pandemia, durante la quale ha approfondito il tema del progetto. La scelta del titolo non è casuale: è un omaggio a Mina e al suo brano del 1986, che ha avuto un ruolo importante nella sua adolescenza. Sinisi ha rielaborato il brano secondo il suo stile, rendendolo parte integrante della sua opera. Sebbene siano passati anni dal suo primo inedito, Mai Più, rilasciato nel 2010, Sinisi ha continuato a lavorare alla sua musica, bilanciando la sua carriera musicale con il lavoro di casting che svolge. Questo ha limitato le sue possibilità di dedicarsi completamente alla musica.
La ricerca di completezza e felicità è un tema ricorrente nell’opera di Sinisi. Riferendosi all’opera di Epicuro, l’artista sottolinea che la ricerca della felicità è un viaggio che non ha una risposta definitiva. Questo processo stimola una profonda introspezione, permettendo di progredire nonostante la consapevolezza che la felicità possa essere solo un attimo fugace. Sinisi riflette sul fatto che non sia giusto cercare una felicità perpetua, poiché i momenti di gioia sono spesso intervallati da attimi di dolore e riflessione.
Una delle frasi chiave dell’EP, “Tu sei il male migliore che avrei”, esprime una profonda consapevolezza: quando un sentimento diventa nocivo, è segno di una coscienza che si è sviluppata. Sinisi evidenzia come il dolore possa essere considerato il lato B della felicità, un aspetto inevitabile per chi desidera vivere emozioni intense. La distinzione tra nostalgia e melanconia è sottile, e l’artista la interpreta come modalità intense di vivere le emozioni, richiamando il concetto di saudade, che permette di approfondire i sentimenti.
Sinisi parla della sua esperienza con l’assenza, descrivendola come una compagnia piuttosto che una solitudine. Sin da bambino, ha cercato momenti di introspezione, e oggi, nonostante il suo lavoro lo porti a interagire con molte persone, sente il bisogno di staccare per ritrovare la propria comfort zone. La sua visione del futuro, rappresentata da un decimo piano, riflette una bellezza lontana ma anche la paura di perdere la magia di momenti felici.
Negli ultimi giorni, Sinisi ha annunciato di essere al lavoro per organizzare alcuni concerti dal vivo, un passo significativo dopo anni di assenza dal palco. Questa nuova avventura lo riempie di ansia, poiché rappresenta un’opportunità per mettersi a nudo e condividere il suo progetto Cosa Manca con il pubblico. Sinisi si prepara a vivere questa esperienza con l’intento di far vivere al meglio le emozioni racchiuse nel suo EP.
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