Sofia Gubaidulina: un viaggio tra musica e spiritualità nella sua carriera

La compositrice russa Sofia Gubaidulina, figura influente della musica contemporanea, è morta a 93 anni, lasciando un’eredità di opere ricche di spiritualità e introspezione.

Si è spenta nei giorni scorsi in Germania, all’età di 93 anni, la compositrice russa Sofia Gubaidulina, una delle figure più influenti della musica contemporanea, tra il ventesimo e il ventunesimo secolo. La notizia della sua morte, avvenuta il 13 marzo 2025, ha suscitato un profondo cordoglio nel mondo della musica. Valerij Voskobojnikov, pianista e storico collaboratore dei Programmi Musicali della Radio Vaticana, ha condiviso il suo ricordo della grande artista.

La vita e l’eredità di Sofia gubaidulina

Sofia Gubaidulina, nata da una famiglia di origine Tàtara, si è distinta per la sua ricerca di un linguaggio musicale unico e per la sua capacità di unire ragione e spiritualità. La sua carriera si è sviluppata in un contesto storico complesso, caratterizzato da sfide politiche e sociali. La compositrice ha lasciato un catalogo di opere ricco e significativo, che la garantirà un posto nella storia della musica.

Valerij Voskobojnikov, che ha conosciuto Gubaidulina durante gli anni di studio al conservatorio di Mosca, ha descritto la compositrice come una figura geniale e unica. Nonostante la sua fragilità fisica, Gubaidulina possedeva un carattere forte e determinato, che si rifletteva nella sua musica. Voskobojnikov ricorda il primo incontro con lei, avvenuto quando Sofia stava preparando un concerto per pianoforte e orchestra. Questo evento segnò l’inizio di una lunga e profonda amicizia, che si è evoluta nel tempo, portando entrambi a esplorare nuove frontiere musicali.

Il legame personale e professionale con Sofia gubaidulina

Il rapporto tra Valerij Voskobojnikov e Sofia Gubaidulina si è consolidato nel corso degli anni, grazie anche alla loro comune passione per la musica e alla presenza di amici in comune, come Edison Denisov e Alfred Schnittke. Questi compositori, noti per le loro posizioni critiche nei confronti del regime socialista, hanno contribuito a creare un ambiente di scambio culturale e artistico che ha influenzato profondamente Gubaidulina.

Voskobojnikov ricorda anche momenti significativi trascorsi insieme, come le serate dedicate all’ascolto di dischi musicali, un’attività che all’epoca rappresentava una novità per i giovani musicisti. La connessione tra i due artisti si è mantenuta viva anche dopo il trasferimento di Voskobojnikov in Italia, dove ha continuato a incontrare Gubaidulina in diverse occasioni, tra cui la recente cerimonia di premiazione alla Biennale di Venezia, dove ha ricevuto il Leone d’oro alla carriera.

Spiritualità e musica nell’opera di Sofia gubaidulina

Un aspetto centrale nell’opera di Sofia Gubaidulina è la presenza di un forte sentimento spirituale e religioso. La compositrice ha spesso parlato dell’importanza della libertà personale e della necessità di esplorare la propria essenza attraverso la musica. Voskobojnikov sottolinea come Gubaidulina fosse profondamente impegnata nel suo percorso spirituale, che l’ha portata a scrivere opere destinate a contesti ecclesiali.

La compositrice ha affrontato temi complessi, come il bene e il male, utilizzando testi spirituali e riflettendo sulla condizione umana nel corso della storia. La sua opera “Dell’amore e dell’odio” è un esempio di come Gubaidulina abbia cercato di affrontare questioni esistenziali attraverso la musica, ponendo l’umanità di fronte ai dilemmi morali della vita. La sua convinzione che la libertà interiore sia fondamentale per un artista si riflette nella sua musica, che invita a una profonda introspezione.

La figura di Sofia Gubaidulina rimarrà impressa nella memoria collettiva, non solo per il suo straordinario talento, ma anche per la sua capacità di trasmettere messaggi universali attraverso le sue opere. La sua eredità continuerà a ispirare generazioni di musicisti e appassionati di musica in tutto il mondo.

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