C’è un allarme da parte del Ministero della Salute su alcuni panettoni Bauli: cosa c’è da sapere da chi ha acquistato il prodotto
Sono giorni non proprio felicissimi per Bauli, uno dei marchi più apprezzati e gettonati nel mondo dei panettoni. Il dolce più amato dagli italiani nelle feste natalizie è finito sotto il controllo del Ministero della Salute per una “svista” che non può passare inosservata.
Sono tantissimi i prodotti dolciari che in questi giorni troviamo sugli scaffali dei supermercati e il loro consumo prevede chiarezza degli ingredienti che di regola devono essere elencati sull’etichetta. Ma cosa è accaduto al panettone più amato degli ultimi tempi?
Il tradizionale dolce dalla scatola rosa ha fatto uno scivolone inammissibile per ciò che concerne la salute pubblica e adesso sta facendo il giro del web non certo per buona pubblicità. Scopriamo cosa sta succedendo.
Attenzione a questi lotti dei prodotti Bauli
Il Ministero della Salute ha lanciato un nuovo allarme: alcuni dolci natalizi prodotti dalla nota azienda Bauli sono stati richiamati dal mercato a causa della possibile presenza di allergeni non dichiarati in etichetta. Il richiamo riguarda in particolare le torte farcite e ricoperte di cioccolato, denominate “Cremino” e “Budino”, vendute in confezioni da 750 grammi.
Il lotto interessato dal richiamo è identificato con il codice LT451V, e il termine minimo di conservazione (TMC) riportato sulle confezioni è il 30/04/2025. I dolci in questione sono stati realizzati nello stabilimento di Castel d’Azzano (Verona), in via Verdi 31. L’anomalia è stata segnalata lo scorso 10 dicembre, ma l’avviso ufficiale del Ministero è arrivato solo il 19 dicembre, con nove giorni di ritardo.
La criticità, secondo quanto riportato, è legata alla possibile presenza di tracce di arachidi in una materia prima utilizzata per i dolci, come notificato da un fornitore. Questo allergene non era indicato sulla confezione, rappresentando un rischio per le persone allergiche.
Come ha reagito Bauli e cosa ha risposto? In un comunicato rilasciato a Il Fatto Alimentare, Bauli ha precisato: il richiamo del prodotto è dovuto alla segnalazione ricevuta, in data 10 dicembre, da un Fornitore che ci ha informato, circa la potenziale presenza di allergene in tracce su alcuni lotti di materia prima. In quanto estraneo alla nostra produzione, tale allergene non è dichiarato in etichetta. Pertanto l’Azienda ha agito tempestivamente, attuando tutte le procedure previste dalle norme vigenti in un’ottica di massima responsabilità e trasparenza”.
Bauli invita le persone allergiche alle arachidi a non consumare i prodotti del lotto segnalato. Per chi fosse in possesso delle confezioni incriminate, è possibile restituirle presso il punto vendita, ottenendo il rimborso. Chi non soffre di allergie può invece consumare i dolci senza rischi.