A Bologna si è aperto il 56° Cosmoprof, l’evento di riferimento per il settore cosmetico italiano, che si svolge dal 20 al 23 marzo 2025. La manifestazione ha visto la partecipazione di 3.128 aziende provenienti da 65 paesi, rappresentando oltre 10.000 marchi. Con uno spazio espositivo che supera i 170.000 mq, si registra una crescita del 5,8% rispetto all’edizione precedente. La maggior parte degli espositori, il 56%, proviene dall’Europa, mentre il 44% è rappresentato da paesi extraeuropei, con un 22% di aziende italiane.
Presenza internazionale e novità dell’edizione 2025
Quest’anno, Bologna accoglie 29 padiglioni nazionali, ciascuno dedicato a diverse nazioni e alle loro tendenze nel settore beauty. Tra i paesi rappresentati ci sono Australia, Brasile, Cina, Corea del Sud, Francia, Germania, Giappone e molti altri. Una novità rispetto all’edizione del 2024 è la partecipazione di California e Tunisia, che arricchiscono ulteriormente il panorama internazionale della manifestazione.
L’apertura dell’evento ha visto la presenza di figure istituzionali di spicco, tra cui il ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, e il presidente dell’ICE, Matteo Zoppas. Anche Antonio Bruzzone, amministratore delegato di BolognaFiere, Benedetto Lavino, presidente di Cosmetica Italia, e Michele De Pascale, presidente della Regione Emilia Romagna, hanno preso parte all’inaugurazione.
Strategia e opportunità di business
Cosmoprof Worldwide Bologna si conferma un’importante piattaforma per il lancio di nuovi marchi e prodotti. La manifestazione ha visto un aumento significativo del 35% di nuovi espositori rispetto al 2024, un chiaro segnale della vitalità del settore. Gianpiero Calzolari, presidente di BolognaFiere, ha sottolineato come il numero di partecipanti e l’interesse globale dimostrino la resilienza dell’industria cosmetica.
La collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e l’ICE ha facilitato la partecipazione di oltre 80 delegazioni di importatori e distributori internazionali, con un focus particolare su Stati Uniti, Africa e Medio Oriente. Matteo Zoppas ha evidenziato come la cosmetica rappresenti un’eccellenza del Made in Italy, con un export che ha raggiunto nel 2024 gli 8,4 miliardi di euro, mostrando una crescita del 11% rispetto all’anno precedente.
Impatto economico e prospettive future
Le esportazioni nel settore cosmetico italiano costituiscono oltre il 40% del fatturato totale. L’Italia si conferma leader nella produzione di make-up, con il 67% dei prodotti utilizzati in Europa e il 55% a livello mondiale provenienti dal Paese. In occasione dell’edizione 2025, l’ICE ha organizzato incontri B2B per oltre 220 operatori esteri e KOL (Key Opinion Leaders) provenienti da circa 80 nazioni, favorendo la creazione di contatti commerciali.
Le aree con maggiore potenziale di crescita includono il Sudest asiatico e l’Africa subsahariana, dove l’ICE ha intensificato la propria presenza, aprendo nuovi uffici in Kenya, Nigeria e Senegal. Benedetto Lavino ha dichiarato che l’export cosmetico italiano contribuisce a una bilancia commerciale positiva del settore, con un valore di 4,7 miliardi di euro a fine 2024, evidenziando l’importanza dell’internazionalizzazione per le imprese associate.
Nel 2025, si prevede un ulteriore incremento del fatturato dell’industria cosmetica italiana, che potrebbe raggiungere 17,7 miliardi di euro, contribuendo in modo significativo al PIL nazionale con un impatto socioeconomico positivo per il Paese.