Una preziosa forma di aiuto per le famiglie e gli anziani in difficoltà: come beneficiare della casa quasi gratis.
Dover pagare mutui dagli importi insostenibili oppure l’affitto mensile potrebbe, in alcuni casi, rappresentare un problema davvero pesante, uno scoglio insormontabile a causa di difficoltà economiche con le quali molte famiglie e tanti anziani potrebbero ritrovarsi a dover fare i conti.
Ci sono persone, tanto più nei momenti storici caratterizzati da un’elevata inflazione, che rischiano addirittura di perdere la possibilità di abitare in una casa finendo per non aver più un tetto sopra la testa. Lo Stato e le regioni lavorano però alacremente affinché il diritto alla casa sia garantito a tutti, anche a chi non può permettersi un affitto. Ed esiste in tal senso una possibilità da conoscere e, nel rispetto dei requisiti, sfruttare.
Dire addio all’affitto con una casa quasi gratis: l’aiuto per persone in difficoltà
Non sono rari i casi di famiglie o di anziani che si sono ritrovati da un giorno con l’altro a dover dormire nell’automobile o a dover chiedere aiuto alle associazioni non avendo più una casa a causa delle difficoltà economiche nelle quali si trovano. Per loro esiste però la possibilità di accedere al percorso di assegnazione delle case popolari, un modo questo per consentire loro di avere un’abitazione. Si tratta, in questo caso, di un’iniziativa di carattere regionale, pertanto è bene conoscere le regole che vanno a definire la procedura e gli specifici requisiti richiesti.
Il processo di assegnazione delle case popolari in Lombardia prevede tutta una serie di criteri per scegliere i nuclei familiari che hanno maggiori difficoltà, dando massima priorità ai soggetti fragili e agli anziani. Questa regione è la prima su scala nazionale a prevedere un piano che risponda alle esigenze abitative delle famiglie con redditi medi (con Isee compreso tra 14mila e 40mila euro) o medio bassi. (con Isee compreso tra 10mila e 16mila euro).
Nel secondo caso è stato previsto un nuovo percorso chiamato piano “Missione Lombardia” volto all’attivazione di dieci nuovi programmi di housing delle Aler. Sono inoltre stati stanziati 50 milioni di euro per il Piano casa regionale oltre ad un primo bando da 14 milioni di euro volto a finanziare iniziative, sia di soggetti privati che pubblici, mirate a fornire alle famiglie nuove opportunità abitative a costi accessibili.
Ancora, sono stati ridefiniti i criteri per l’assegnazione degli alloggi popolari: verranno cioè assegnati ai disabili, alle famiglie monoparentali con minori a carico e alle famiglie di nuova costituzione, nonché ai genitori separati in difficoltà economiche, ai lavoratori del servizio sanitario e alle forze dell’ordine punteggi più elevati.