Ogni quanto lavare gli asciugamani? Una ricerca scientifica ci mette in guardia per ciò che concerne la nostra salute
Ogni quanto lavate gli asciugamani con cui asciugate mani e corpo? Secondo un sondaggio nel Regno Unito citato dalla BBC, molti lo fanno una volta a settimana, ma alcuni ammettono di farlo solamente una volta all’anno. Questo avviene perché spesso il tessuto non mostra segni di sporco. Tuttavia, la scienza ci insegna che le fibre possono essere terreno fertile per milioni di microbi. È fondamentale capire quanto e come lavare i nostri teli per evitare che questo accada e proteggere la nostra salute.
Gli asciugamani che utilizziamo quotidianamente possono diventare un ricettacolo di batteri e virus. Quante volte, quindi, dovremmo preoccuparci di questi microrganismi? Studi hanno dimostrato che gli asciugamani possono contaminarsi rapidamente con i batteri presenti sulla pelle, ma anche con quelli che si trovano nel nostro intestino. Anche dopo averci lavato, il nostro corpo rimane coperto di microbi, che si trasferiscono sull’asciugamano quando ci asciughiamo.
Inoltre, non siamo le uniche fonti di batteri: funghi e microbi presenti nell’aria possono depositarsi sulle fibre degli asciugamani mentre sono appesi. Una pratica comune, come lasciare gli asciugamani ad asciugare nella stanza del bagno, è sconsigliata. Ogni volta che si tira lo sciacquone, sui teli si deposita una “spolverata” di microrganismi provenienti dal wc, insieme a granelli di rifiuti corporei.
Ma quanto ci si deve preoccupare dei batteri che vivono sugli asciugamani? Sulla nostra pelle risiedono oltre 1.000 specie di batteri, oltre a virus e funghi. La maggior parte di essi è benefica e ci aiuta a proteggerci dalle infezioni causate da batteri patogeni. Tuttavia, alcuni batteri, come Staphylococcus ed Escherichia coli, presenti anche nell’intestino umano, possono diventare problematici. Altri, come Salmonella e Shigella, sono noti per causare malattie di origine alimentare.
Ogni quanto lavare gli asciugamani?
Secondo Elizabeth Scott, docente di biologia e co-direttrice del Simmons University Center for Hygiene and Health in Home and Community di Boston, le infezioni gastrointestinali causate da Salmonella, Norovirus ed E. coli “sono tutte trasmissibili attraverso gli asciugamani”. Inoltre, virus come il Covid-19 possono sopravvivere sul cotone fino a 24 ore, e i papilloma virus umani, che causano verruche e condilomi, possono diffondersi tramite asciugamani condivisi.
Scott suggerisce di lavare gli asciugamani una volta alla settimana. Tuttavia, questa non è una regola fissa: in caso di malattia, è fondamentale avere asciugamani personali, da lavare quotidianamente. Questo approccio, noto come igiene mirata, affronta il rischio nel momento in cui si presenta.
La modalità di lavaggio degli asciugamani è altrettanto importante quanto la frequenza. Scott raccomanda di lavarli a temperature più elevate (40-60°C) e per periodi più lunghi rispetto ad altri tessuti domestici, spesso con l’uso di detergenti antimicrobici. Questi ultimi possono aiutare a impedire ai batteri di attaccarsi ai tessuti e rendere inattivi alcuni virus. Se si opta per lavaggi a temperature più basse, l’aggiunta di enzimi o candeggina può contribuire a combattere i microbi.
Un interessante studio condotto in India ha rivelato che la combinazione di lavaggio con un detergente e un disinfettante, seguita da un risciacquo e asciugatura al sole, è stata la più efficace nel ridurre la carica batterica e fungina sugli asciugamani. Questo metodo sfrutta l’azione disinfettante dei raggi UV del sole, che può contribuire a sterilizzare i tessuti.