Assegno Inclusione quando si perde Assegno Inclusione quando si perde

Assegno di Inclusione lo perdi subito se non rispetti questo obbligo

Ci sono tantissime novità per l’Assegno di Inclusione. Infatti se non rispetti un determinato obbligo lo perderai subito: tutti i dettagli. 

L’Assegno di Inclusione è una misura di sostegno economico e sociale introdotta in Italia per aiutare i nuclei familiari in condizioni di fragilità. Questa misura è stata istituita dal Decreto Lavoro 2023 ed ha come obiettivo principale quello di garantire un supporto finanziario e promuovere l’inclusione sociale e lavorativa dei beneficiari.

L’Assegno di Inclusione è destinato ai nuclei familiari che presentano una situazione di difficoltà economica e sociale. I beneficiari tipici includono famiglie con componenti disabili, minorenni, persone sopra i sessant’anni, o nuclei in condizioni di svantaggio, che devono essere inseriti in programmi di cura e assistenza certificati dai servizi socio-sanitari territoriali. Adesso però spunta un obbligo da ottemperare per evitare di perdere il beneficio. 

Assegno di Inclusione, attenzione a quest’obbligo: rischi di perderlo

Il recente aggiornamento normativo riguardante l’Assegno di Inclusione, delineato nella nota n. 12607 del 2024 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, chiarisce le condizioni che potrebbero portare alla sospensione dei pagamenti per i beneficiari di questa misura. Questa guida fornisce una panoramica dettagliata su cosa fare per mantenere attivo il beneficio e le conseguenze della mancata presentazione ai servizi sociali.

Per accedere a questo beneficio è fondamentale che i beneficiari si presentino ai servizi sociali per una valutazione multidimensionale dei bisogni del nucleo familiare. Questo processo è cruciale per la stipula del patto per l’inclusione, un accordo che guida le attività di supporto sociale e professionale.

Assegno Inclusione perdi rispetto obbligo
Se non rispetti questo obbligo perdi il beneficio – Credits: Ansa Foto – AlltaFormazioneMusicale.it

La normativa richiede che i beneficiari si presentino ai servizi sociali entro 120 giorni dalla sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale (PAD). Inoltre, successivamente, è obbligatorio aggiornare la propria posizione ogni 90 giorni presso i servizi sociali o gli istituti di patronato. 

La nota del Ministero chiarisce che, in caso di mancata presentazione alle convocazioni dei servizi sociali senza giustificato motivo, si rischia la decadenza del beneficio. Tuttavia un aspetto fondamentale emerso dalla nota n. 12607 del 16 luglio 2024 è che anche in assenza di una convocazione esplicita, i beneficiari devono comunque presentarsi nei termini stabiliti. Questo significa che la mancanza di una convocazione non giustifica la mancata presentazione.

In base alla nota ministeriale, i beneficiari dell’Assegno di Inclusione devono effettuare la loro presentazione presso i servizi sociali di propria iniziativa. Per le domande inviate all’INPS fino al 29 febbraio 2024, questo obbligo deve essere adempiuto entro 120 giorni dalla trasmissione dei dati delle domande ai Comuni tramite la piattaforma GePI.

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