Cosa contiene davvero la bresaola? Ecco il tipo di carne di cui è fatta e nessuno se lo aspetta: è sconvolgente!
La bresaola è un salume ampiamente apprezzato in Italia e nel mondo, conosciuto per il suo sapore delicato e la sua consistenza unica. Spesso servita come antipasto o utilizzata in insalate fresche, la bresaola è diventata un alimento base per molti che cercano opzioni più salutari e leggere rispetto ad altri salumi più grassi e calorici.
Ma una domanda che spesso sorge tra i consumatori è: da quale animale proviene la bresaola? La risposta potrebbe davvero sorprendere molti. Pochi lo sanno e molti non lo immaginano: ecco in dettaglio di quale tipo di carne è fatta la bresaola.
Bresaola: un salume della tradizione e le sue varianti
La bresaola tradizionale è prodotta principalmente da carne bovina, in particolare dalle parti magre della coscia di manzo. Questa carne viene salata e stagionata per diverse settimane, un processo che le conferisce il suo caratteristico sapore e la sua consistenza. La regione della Valtellina, situata in Lombardia, è famosa per la produzione di bresaola di alta qualità, tanto che la “Bresaola della Valtellina” ha ottenuto il riconoscimento IGP (Indicazione Geografica Protetta), che garantisce l’autenticità e la provenienza del prodotto.
Tuttavia, ciò che sorprende molte persone è che la bresaola non è prodotta esclusivamente da carne bovina. Infatti, negli ultimi anni, diverse varianti di bresaola sono comparse sul mercato, includendo carne di cavallo, cervo, maiale e persino bufalo. Queste varianti stanno guadagnando popolarità grazie ai loro sapori distintivi e alle diverse caratteristiche nutrizionali che offrono.
La bresaola di cavallo, ad esempio, è conosciuta per il suo colore più scuro e un sapore leggermente più dolce rispetto alla versione bovina. È particolarmente apprezzata per il suo alto contenuto di ferro e basso contenuto di grassi, rendendola un’opzione eccellente per gli atleti e coloro che seguono una dieta ricca di proteine.
Un’altra variante interessante è la bresaola di cervo, che offre un gusto più selvatico e una consistenza leggermente più soda. Questa versione è spesso scelta da chi cerca un’esperienza culinaria unica o vuole esplorare sapori nuovi e diversi.
Anche la bresaola di maiale e bufalo ha cominciato a farsi strada nelle gastronomie, offrendo alternative che combinano il sapore tradizionale con nuove sfumature. La bresaola di bufalo, in particolare, sta diventando popolare grazie alla sua carne più tenera e saporita, che molti trovano irresistibile.
Un processo di produzione antico e sempre attuale
Oltre alla varietà di carni utilizzate, un altro aspetto che stupisce è il processo di produzione della bresaola, che rimane relativamente invariato nonostante le innovazioni nel settore alimentare. La carne viene massaggiata con una miscela di sale, pepe, aglio, bacche di ginepro e altre spezie, a seconda della ricetta tradizionale o delle preferenze del produttore. Dopo la salatura, la carne viene stagionata in ambienti controllati per un periodo che può variare da quattro a otto settimane, durante le quali perde una parte significativa del suo peso a causa della perdita di acqua, concentrando così i sapori.
Il risultato finale è un prodotto che non solo soddisfa il palato ma è anche ricco di valori nutrizionali. La bresaola è infatti una fonte eccellente di proteine di alta qualità e contiene una quantità ridotta di grassi rispetto ad altri salumi. Questo la rende particolarmente adatta per chi segue diete ipocaloriche o desidera mantenere uno stile di vita sano senza rinunciare al gusto.