Meglio dare un’occhiata e assicurarsi che tutto sia in ordine: come controllare se i contributi che crei di avere siano realmente presenti.
Il sistema fiscale italiano è tra i più complessi al mondo e spesso è difficile averci a che fare senza commettere errori. Lo sanno molto bene ad esempio le Partite Iva, obbligatoriamente supportati da commercialisti o addetti ai lavori.
Una parte importante dei tributi sono semplicemente importi da versare allo Stato, ma anche denaro che viene “conservato” in una Cassa previdenziale in vista della futura pensione.
Si tratta dei contributi previdenziali versati all’Inps. Se vuoi fare un controllo per assicurarti che l’importo che credi di avere sia realmente presente allora dovresti seguire questi passaggi.
Ogni gestione previdenziale presenta una diversa quota contributiva che viene versata ai propri assicurati. Questo importo viene calcolato mediante l’applicazione dell’aliquota contributiva prevista sul reddito imponibile che viene percepito in un determinato periodo. Ad oggi queste aliquote sono del 33% per i lavoratori dipendenti, del 24% per gli agricoltori autonomi e per gli artigiani e commercianti, del 25% per i lavoratori autonomi Gestione Separata, del 33% per i Collaboratori e del 24% per i soggetti titolari di pensione, sprovvisti di altra tutela pensionistica.
Queste quote permettono di effettuare il calcolo contributivo per la propria futura pensione, in particolare per i contribuenti che hanno iniziato a lavorare successivamente al 1° gennaio del 1996. La quantità di contributi versati si trasformerà quindi in pensione mediante l’applicazione – appunto – di un determinato coefficiente. I lavoratori antecedenti al 1° gennaio del 1996, invece, devono applicare un metodo di calcolo differente. In questo caso infatti viene presa in considerazione la retribuzione percepita durante gli ultimi anni di lavoro. Si tratta del sistema retributivo. Ma qual è il modo per controllare se si possiede realmente i contributi che credi di avere?
Esiste un unico modo per poter ottenere questa informazione: rivolgersi all’Inps. Per poter fare questo è necessario richiedere il proprio estratto conto contributivo, che mostra i contributi registrati in relazione alla gestione pensionistica di appartenenza. Si può ottenere questo documento anche dai patronati e dai caf. In alternativa è possibile accedere al servizio “La mia pensione futura“. Anche in questo caso è possibile controllare i propri contributi versati all’Inps, simulando il possibile importo della pensione al termine del proprio rapporto lavorativo. Per poter effettuare questa stima serviranno l’età del contribuente, la sua storia lavorativa e la retribuzione o il reddito.
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