DeepSeek presenta il nuovo modello di intelligenza artificiale ‘V3’: gratuito e rapido

DeepSeek lancia il modello linguistico V3-0324 su Hugging Face, con prestazioni superiori e licenza MIT, ma solleva preoccupazioni sulla sicurezza e accessibilità in Italia.

La società cinese DeepSeek ha recentemente lanciato il suo nuovo modello linguistico avanzato, il DeepSeek V3-0324, disponibile sulla piattaforma Hugging Face. Questa versione aggiornata, caratterizzata da dimensioni più compatte, è stata rilasciata con una licenza MIT, che consente un utilizzo commerciale senza costi. Secondo le analisi interne condotte dall’azienda, il modello può funzionare su computer commerciali, come il Mac Studio di Apple dotato di chip M3 Ultra.

Prestazioni e velocità di elaborazione

DeepSeek ha dichiarato che il suo nuovo modello raggiunge velocità di elaborazione superiori a 20 token al secondo, un risultato che lo posiziona al di sopra di alcuni concorrenti, come Claude Sonnet 3.5 di Anthropic. L’azienda ha investito poco più di 5 milioni di dollari per l’addestramento del modello, una cifra considerevolmente inferiore rispetto ai costi che le grandi aziende del settore intelligenza artificiale affrontano, che possono arrivare fino a 100 milioni di dollari. Durante i test, il DeepSeek V3 ha dimostrato di essere tre volte più veloce rispetto alla sua versione precedente, collocandosi tra i primi dieci modelli nella classifica della Chatbot Arena, un’iniziativa dell’Università della California.

Test e sicurezza del modello

DeepSeek ha assicurato che il suo modello è stato sottoposto a rigorosi controlli da parte di esperti, con particolare attenzione alla sicurezza. Questo aspetto ha sollevato preoccupazioni in passato, specialmente riguardo al timore che i dati generati dal chatbot potessero essere utilizzati dal governo cinese. Dal punto di vista tecnico, il DeepSeek V3-0324 si basa su un’architettura Mixture of Experts (MoE), che consente di utilizzare in modo selettivo circa 37 miliardi dei 685 miliardi di parametri disponibili per ciascuna attività, ottimizzando l’efficienza e riducendo i requisiti computazionali senza compromettere le prestazioni.

Accessibilità e disponibilità dell’app

Un mese fa, l’applicazione di DeepSeek è stata rimossa dagli store italiani di Apple e Google, ma rimane accessibile tramite il web nel Paese. Questo sviluppo ha suscitato domande riguardo alla disponibilità e all’accesso al servizio, in un contesto in cui l’interesse per le tecnologie di intelligenza artificiale continua a crescere. La società si prepara a monitorare l’adozione del suo modello, mentre il mercato dell’IA si evolve rapidamente, con nuove sfide e opportunità all’orizzonte.

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