Domenico Dolce, il noto designer siciliano, ha condiviso la sua storia personale e professionale durante il festival “Forma – Prospettive di Moda, Arte e Creatività”, tenutosi il 21 e 22 marzo 2025 presso la Nuvola di Fuksas. Cresciuto a Polizzi Generosa, un piccolo paese della Sicilia, Dolce ha raccontato come la sua infanzia sia stata segnata dalla passione per la moda, influenzato dal lavoro della madre sarta. La sua carriera ha preso forma dopo aver letto un’intervista a Gianfranco Ferré nel 1977, che lo ha spinto a sognare di diventare architetto. Tuttavia, dopo aver frequentato il liceo scientifico a Palermo, ha scelto di iscriversi all’Accademia Marangoni di Milano, dove ha avuto un inizio turbolento, culminato con il suo abbandono.
Il valore del racconto personale
Durante il festival, Dolce ha sottolineato l’importanza di raccontare sé stessi attraverso il proprio lavoro, affermando che i suoi vestiti riflettono le sue esperienze e sentimenti, anche se talvolta non ricevono il riconoscimento che meritano dalla stampa. La manifestazione ha visto la presentazione di 80 abiti d’archivio provenienti da otto accademie di moda, insieme a workshop e performance dedicate ai giovani talenti del settore. Tra i relatori, si sono distinti nomi di spicco come Giancarlo Giammetti e Maria Grazia Chiuri di Dior, con Dolce che ha chiuso l’evento in conversazione con Serena Tibaldi e Michele Ciavarella.
I primi passi nella moda
Il designer ha anche ricordato i suoi inizi nel mondo della moda, risalenti al 1985, quando la sua prima sfilata, intitolata “Donne vere”, ha riscosso un grande successo. Dolce ha raccontato le difficoltà affrontate nei primi anni, inclusa la fame e l’allontanamento dall’azienda che produceva i loro vestiti. Ha parlato della creazione del marchio D&G, ispirato allo street style newyorkese degli anni ’90, e della sua evoluzione verso l’alta moda, iniziata undici anni fa. Dolce ha espresso preoccupazione per la svalutazione degli artigiani, sottolineando che il loro lavoro merita un riconoscimento adeguato e che la moda dovrebbe essere più di semplici accessori.
Relazioni con la stampa
Riguardo ai rapporti con la stampa, Dolce ha citato un episodio che ha contribuito a creare distanze tra il marchio e i giornalisti. Un’intervista in cui una giornalista ha messo in discussione l’eleganza di un uomo che porta a cena una donna in corsetto ha suscitato la sua reazione, spiegando come la figura materna avesse influenzato la sua percezione della bellezza.
Mostra a Roma
Infine, Dolce ha parlato della sua recente esperienza a Roma, dove ha avuto l’opportunità di presentare la mostra “Dal Cuore alle Mani” al Palazzo delle Esposizioni, grazie all’assessore Alessandro Onorato. La mostra, già esposta a Milano nel 2024, è attualmente a Parigi fino al 31 marzo 2025 e sarà ampliata a Roma dal 13 maggio al 13 agosto 2025, con una nuova sezione intitolata “Anatomia Sartoriale”, dedicata alla struttura interna dei suoi abiti.