Il salmone crudo, o meglio il suo consumo, è un grave rischio per la nostra salute. Ecco a cosa e perché stare attenti.
Anche il salmone affumicato, prodotto molto consumato ed apprezzato, è crudo, per cui presta attenzione e leggi fino in fondo. Sedersi a tavola resta uno dei piaceri della vita ma, purtroppo, sempre più spesso il mangiare, o meglio il cibo, possono rappresentare un vero attentato alla nostra salute. E’ il caso del salmone consumato crudo. Una pratica che, se ci pensate, non è poi così rara.
Il salmone crudo, infatti, ricorre più di quanto noi possiamo immaginare nella nostra alimentazione. Basti pensare, del resto, al Sushi e a tutti i modi in cui questo pesce squisito ci viene servito. Anche il salmone affunicato è da considerare crudo in quanto l’affumicatura non essendo una cottura non ci libera in nessun modo dai rischi.
Tutti i rischi del salmone crudo
C’è, però, senza ombra di dubbio, fare una piccola sottolineatura in quanto il salmone crudo, in quanto tale, comporta si dei rischi ma non tali da portare ad un allarmismo. I rischi del salmone crudo ai quali ci riferiamo in questo articolo, sono principalmente legati al cosnumo del salmone da allevamento. Quest’ultimo, tra l’altro, è almeno il 90% dei prodotti che troviamo in giro. Il consumo di questo pesce rosa, infatti, negli ultimi anni, nel mondo, è aumentato così tanto da portare a degli allevamenti intensivi di questo pesce per soddisfare l’enorme richiesta nel mondo.
L’immagine, infatti, del salmone che sfida le correnti e risale le cascate per raggiungere il mare e depositare le uova, non appartiene di certo ai salmoni che, abitualmente, portiamo in tavola. La maggior parte di questi e di quelli consumati nei ristoranti, proviene da allevamenti. Enormi vasche adagiate nel mare dove allevamenti intensivi di salmone forniscono prodotti alle nostre tavole. Il rischio, quindi, deriva principalmente da questo tipo di allevamento.
Vasche spesso sovraffollate dove i salmoni devono crescere in fretta per far fronte alla richiesta del mercato. Gli allevamenti di salmone che presentano condizioni di sovraffollamento, quindi, aumentano il rischio di malattie tra i pesci. Per prevenire e trattare queste malattie, vengono impiegati antibiotici e antiparassitari, con il rischio di contaminare l’ambiente e di causare l’accumulo di residui nei pesci stessi. Il mancato utilizzo di questi antibiotici invece porta immancabilmente a pesci malati e portatori di malattie.
Consumare salmone crudo, come in sushi o sashimi, o anche quello affumicato presenta alcuni rischi per la salute. Il salmone crudo, infatti, può contenere parassiti come l’Anisakis, un verme che, se ingerito vivo, può causare gravi disturbi digestivi come nausea, vomito e dolori addominali. Questo parassita può essere presente sia nel salmone selvatico sia in quello d’allevamento.
Altro rischio sono i batteri come la Salmonella e la Listeria monocytogenes, responsabili di infezioni alimentari che possono essere particolarmente pericolose per bambini, anziani e persone con un sistema immunitario compromesso. Come altri pesci, il salmone può accumulare metalli pesanti come mercurio e contaminanti ambientali, soprattutto se allevato in acque inquinate. Questi composti possono avere effetti negativi sulla salute se consumati in quantità elevate e per periodi prolungati.