Il mondo della cosmetica mostra una crescente attenzione verso la sostenibilità, un tema di rilevanza sempre più centrale nel settore. Durante il Cosmoprof Worldwide di Bologna, tenutosi nel marzo 2025, il professor Michele Merola di Ergo srl, spin-off della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, ha presentato i risultati del primo Osservatorio sulla Sostenibilità, realizzato in collaborazione con Cosmetica Italia. Questo studio ha rivelato come le aziende del settore stiano operando su tre fronti principali: il prodotto stesso, le materie prime utilizzate e il packaging.
Risultati dell’indagine sulla sostenibilità
Il professor Merola ha spiegato che il report si basa su un questionario inviato a diverse imprese del settore, con una partecipazione del 76% delle aziende selezionate, rappresentando oltre il 30% del fatturato totale. Per la prossima edizione, prevista per settembre 2025, l’indagine si allargherà a includere anche la filiera, coinvolgendo non solo i produttori di cosmetici, ma anche quelli di packaging, materie prime e macchinari. Il questionario sarà distribuito subito dopo il Cosmoprof, con l’obiettivo di raccogliere dati significativi da presentare durante la Milano Beauty Week.
Impatto ambientale e packaging
Le aziende stanno concentrando i loro sforzi sulla riduzione dell’impatto ambientale durante il processo produttivo, prestando particolare attenzione al consumo di acqua ed energia. Inoltre, si stanno impegnando a migliorare l’organizzazione interna e la sostenibilità sociale delle loro operazioni. Un tema di grande attualità è quello del packaging, con molte aziende che stanno investendo in ricerca e sviluppo per trovare soluzioni più ecologiche. Merola ha sottolineato come, a differenza di alcuni anni fa, oggi esistano numerose alternative, come il riciclo e l’eliminazione di imballaggi superflui, mantenendo solo il packaging primario necessario per la protezione e il trasporto del prodotto.
Testimonianze di esperti del settore
Zoe Tortini, Corporate Social Responsibility Manager di Cosmoproject, ha confermato questa tendenza, evidenziando come molte aziende stiano eliminando strati di packaging non necessari. Ad esempio, Cosmoproject prevede di abbandonare le celofanatrici secondarie, un passo che molte altre aziende stanno seguendo. Tuttavia, Tortini ha avvertito che, sebbene ci sia una volontà di cambiamento, il processo non è semplice e richiede tempo.
Scelte consapevoli e greenwashing
Luca Nobili, Responsabile del Comitato Sostenibilità di Bottega Verde, ha aggiunto che è fondamentale richiedere criteri di sostenibilità anche ai fornitori. Merola ha sottolineato l’importanza di fare scelte basate su solide evidenze scientifiche, evitando di seguire mode passeggere. Utilizzare strumenti come l’impronta ambientale e l’eco-design può aiutare a trovare soluzioni con un minore impatto ambientale. È cruciale orientarsi verso prodotti che utilizzano materie prime certificate e sostenibili.
Affrontare il greenwashing
Tuttavia, il settore cosmetico non è immune da problematiche come il greenwashing, che consiste nel presentare un prodotto come ecologico quando non lo è. Merola ha evidenziato che Cosmetica Italia sta lavorando attivamente per educare le aziende su questo tema, soprattutto alla luce delle nuove direttive europee più severe. Alcune aziende hanno ricevuto sanzioni per greenwashing inconsapevole, evidenziando la necessità di una maggiore conoscenza delle normative. È importante evitare affermazioni assolute, poiché non esiste un prodotto a impatto zero. Si possono ridurre gli impatti, ma è fondamentale avere un approccio realistico e consapevole.