Di fine del mondo e di fine dell’umanità si dibatte da sempre. Oggi, però, un esperto ha la certezza: la data che spaventa.
La fine del mondo e dell’umanità ha generato, negli anni, una vasta narrazione. Sia letteraria, con romanzi che hanno fatto la storia della letteratura, ma anche musicale e cinematografica. Si tratta di un tema che, da sempre, affascina artisti di ogni tipo. Ma è un tema su cui, da secoli, dibatte anche la scienza, che ora sembra essere arrivata a una risposta univoca.
Impatti di asteroidi, eruzioni vulcaniche, cambiamenti climatici estremi. Sono diverse e tra le più variegate le cause che, nel dibattito, potrebbero portare alla fine del mondo e dell’umanità. Gli ultimi eventi, però, ci dicono che, al netto di queste circostanze che qualcuno potrebbe considerare fantascientifiche, vi sono temi molto più preoccupanti all’orizzonte. Si pensi alle guerre – e, in particolare, alle guerre nucleari – nonché biotecnologie e pandemie.
La prospettiva della fine del mondo suscita profonde riflessioni sull’esistenza umana, la nostra vulnerabilità e il nostro posto nell’universo. Oggi, questo dibattito così annoso e così affascinante si arricchisce di un ulteriore passaggio.
Un tema su cui di dibatte molto, da un po’ di tempo, è quello dell’intelligenza artificiale. Una nuova tecnologia che sta avendo sviluppi velocissimi e inaspettati, ma su cui si concentrano anche grandi timori. Alcuni esperti, oggi, pensano che sarà proprio l’intelligenza artificiale a spazzare via l’uomo. Ecco quando.
Roman Yampolskiy, rinomato esperto di sicurezza dell’IA, ritiene quasi inevitabile che l’IA possa portare all’estinzione dell’umanità, stimando questa probabilità al 99,999999%. In un’intervista con il podcast di Lex Fridman, Yampolskiy ha espresso la sua preoccupazione, affermando che lo sviluppo della tecnologia dovrebbe essere interrotto immediatamente, poiché controllare l’IA una volta che diventerà più avanzata sarà praticamente impossibile.
Yampolskiy sostiene che le probabilità che l’IA distrugga l’umanità dipendano dalla capacità degli esseri umani di sviluppare software estremamente complessi senza errori nei prossimi 100 anni, cosa che ritiene praticamente impossibile. Secondo lui, i fallimenti sono già avvenuti e non esiste attualmente un modello di IA abbastanza sicuro.
Del resto, è proprio questa la preoccupazione di tanti: siamo di fronte a una tecnologia che ha il potenziale quasi certo di causare una catastrofe esistenziale, e non è sorprendente che molti considerino questo il problema più importante che l’umanità abbia mai affrontato.
I cappotti ti rendono la vita un inferno soprattutto per il tuo armadio sempre in…
Con l'arrivo della bella stagione, le giornate si allungano e le temperature si alzano, creando…
Le anticipazioni di Amici annunciano un colpo di scena che sicuramente lascerà l'amaro in bocca…
C'è un allarme da parte del Ministero della Salute su alcuni panettoni Bauli: cosa c'è…
Con l'arrivo della stagione invernale, la questione del riscaldamento domestico torna a essere un tema…
Secondo alcune indiscrezioni Carlo Conti desidera avere al suo fianco uno dei volti più amati…