Il segreto per far funzionare al meglio la lavastoviglie sta in un pizzico di sale: ecco come funziona e come toglie via il calcare.
Per mantenere in modo ottimale le prestazioni della lavastoviglie è essenziale prestare attenzione non solo al detersivo che si utilizza, ma anche ad altri componenti fondamentali come il sale per lavastoviglie. Potrebbe sembrare sorprendente, ma l’aggiunta di sale è un passaggio critico per garantire che la lavastoviglie funzioni in modo efficiente e duri a lungo.
Il sale per lavastoviglie potrebbe sembrare un dettaglio minore, ma il suo ruolo nel mantenimento della macchina è cruciale. Assicurarsi che l’acqua sia priva di calcare non solo preserva l’integrità dei piatti, ma protegge anche l’investimento fatto nella propria lavastoviglie. Un piccolo gesto che fa una grande differenza nel lungo periodo.
Perché il sale per lavastoviglie è fondamentale
Il sale per lavastoviglie non è lo stesso sale che si utilizza in cucina. Si tratta di un sale appositamente formulato per ammorbidire l’acqua dura all’interno dell’apparecchio. L’acqua dura è quella che contiene alti livelli di minerali come calcio e magnesio, che possono accumularsi all’interno della lavastoviglie e sui piatti, formando depositi di calcare. Questi depositi non solo riducono l’efficacia del lavaggio, ma possono anche danneggiare l’apparecchio stesso, riducendo la sua durata nel tempo.
Il sale per lavastoviglie entra in gioco nel processo di rigenerazione dello scambiatore di ioni. Questo dispositivo all’interno della lavastoviglie è responsabile dell’ammorbidimento dell’acqua. Funziona trattenendo gli ioni di calcio e magnesio e rilasciando ioni di sodio, che non causano depositi di calcare. Tuttavia, dopo un certo periodo, lo scambiatore di ioni si satura e necessita di essere “rigenerato”. Ed è qui che il sale fa la sua magia: fornisce il sodio necessario per ripristinare la capacità dello scambiatore di assorbire nuovamente i minerali indesiderati.
È importante sottolineare che l’uso del sale per lavastoviglie non influisce direttamente sulla pulizia dei piatti. Garantisce che l’acqua utilizzata nel ciclo di lavaggio sia il più pura possibile, migliorando così l’efficacia del detersivo e prevenendo la formazione di macchie e aloni sui bicchieri e sull’acciaio inox. In assenza di calcare, i piatti escono dalla lavastoviglie con un aspetto brillante e senza residui.
Un altro aspetto cruciale da considerare è che la mancata aggiunta di sale può portare a problemi meccanici nella lavastoviglie. L’accumulo di calcare può ostruire i tubi e gli ugelli, riducendo la pressione dell’acqua e quindi l’efficacia del lavaggio.
Monitorare il livello del sale
Per ottenere i migliori risultati, è essenziale controllare regolarmente il livello del sale e riempire il serbatoio quando necessario. La maggior parte delle lavastoviglie moderne è dotata di un indicatore luminoso che avvisa quando il sale è esaurito. Tuttavia, è buona norma controllare periodicamente anche senza attendere l’allarme, specialmente se si nota un peggioramento nella qualità del lavaggio o se si vive in una zona con acqua particolarmente dura.
Esistono sul mercato vari tipi di sale per lavastoviglie, ma è sempre consigliabile utilizzare quello specifico per questo elettrodomestico. Il sale da cucina, ad esempio, può contenere additivi che potrebbero danneggiare la macchina. Inoltre, il sale per lavastoviglie è granulare, il che consente una dissoluzione più lenta e uniforme, garantendo una rigenerazione efficiente dello scambiatore di ioni.
