La cosmetica italiana continua a dimostrarsi un settore resiliente, capace di affrontare le sfide economiche e di emergere come un punto di riferimento a livello globale. Secondo quanto riportato da Benedetto Lavino, presidente di Cosmetica Italia, durante il convegno “Numeri, Trend e Valori della Cosmetica”, tenutosi a Bologna il 21 marzo 2025, l’industria cosmetica ha visto un notevole incremento delle esportazioni, posizionando l’Italia come il secondo esportatore in Europa e il quarto nel mondo. Lavino ha sottolineato come il prodotto cosmetico made in Italy venga sempre più riconosciuto come un’eccellenza internazionale.
La crescita del fatturato nel settore cosmetico
I dati preconsuntivi indicano che nel 2024 il fatturato complessivo del settore cosmetico ha superato i 16,5 miliardi di euro, con un incremento del 9,1% rispetto all’anno precedente. Le previsioni per il 2025 sono altrettanto ottimistiche, con una stima di crescita del 6,9%, portando il fatturato a 17,7 miliardi di euro. L’export gioca un ruolo cruciale in questo contesto: nel 2024, le esportazioni hanno raggiunto un valore di 7,9 miliardi di euro, segnando un incremento del 12% rispetto al 2023. Per il 2025, si prevede un’ulteriore crescita dell’8,5%, evidenziando l’importanza dei mercati esteri per l’industria cosmetica italiana.
Consumi interni e proiezioni future
Il mercato interno mostra segnali di crescita, con i consumi di cosmetici in Italia che, secondo le stime di fine 2024, dovrebbero aumentare del 6,9% rispetto all’anno precedente, raggiungendo un valore totale di 13,4 miliardi di euro. Le proiezioni per il 2025 confermano questa tendenza, con un incremento previsto del 5,7%, portando i consumi a 14,2 miliardi di euro. Questo trend positivo riflette un interesse crescente da parte dei consumatori italiani verso i prodotti cosmetici, che si traduce in un aumento della spesa.
Rischi e opportunità nel mercato internazionale
Un tema di preoccupazione per il settore è rappresentato dai potenziali dazi che potrebbero essere imposti dal mercato statunitense, storicamente il principale per le esportazioni italiane. Gian Andrea Positano, presidente del Centro Studi di Cosmetica Italia, ha spiegato che, secondo simulazioni, un eventuale dazio potrebbe comportare perdite per circa 350-400 milioni di euro. Tuttavia, la capacità di adattamento degli operatori italiani potrebbe consentire di trovare nuovi mercati compensativi, riducendo l’impatto di tali misure.
Prodotti di punta e tendenze di consumo
Tra i prodotti italiani più apprezzati all’estero, spiccano la profumeria alcolica e i prodotti per la cura dei capelli, che nel 2024 hanno registrato un saldo commerciale di 1,6 e 1,2 miliardi di euro rispettivamente, rappresentando il 60% del totale dell’interscambio del settore. In Italia, i consumi di cosmetici mostrano una distribuzione trasversale, con i prodotti dedicati alla cura della pelle che coprono il 16,2% del mercato, seguiti dalla cura del corpo e dalla profumeria alcolica. Le fragranze femminili e maschili hanno registrato performance particolarmente positive, con aumenti significativi nelle vendite.
Questi dati evidenziano non solo la vitalità del settore cosmetico italiano, ma anche la sua capacità di innovarsi e adattarsi alle dinamiche di mercato, sia a livello nazionale che internazionale.