Olio o burro in cucina? Parliamo dell’annosa diatriba che, ora, la scienza prova a risolvere con una recente ricerca
Le scelte consapevoli, anche sulla scorta di quanto sostenuto dalla scienza, non solo possono migliorare il gusto dei piatti, ma offrono anche un significativo vantaggio per la salute a lungo termine. L’invito è quindi quello di rivedere le proprie abitudini alimentari e considerare l’inclusione di alimenti più sani, per migliorare il nostro benessere.
Oggi, come detto, corre in nostro soccorso la ricerca scientifica. Questa scoperta suggerisce che anche piccoli cambiamenti nelle abitudini alimentari possono tradursi in benefici sostanziali per la salute e la longevità .
Meglio l’olio o il burro?
In cucina, la scelta tra olio e burro non è solo una questione di gusto, ma anche di salute. Recenti ricerche condotte da un team di esperti del Mass General Brigham, della Harvard T.H. Chan School of Public Health e del Broad Institute del MIT e Harvard hanno fornito evidenze scientifiche sul fatto che l’uso di oli vegetali al posto del burro possa avere un impatto significativo sulla mortalità e sulla salute generale.

Pubblicata nel marzo 2023 sulla rivista Jama Internal Medicine, questa ricerca ha analizzato i dati di oltre 221.000 adulti nel corso di più di trenta anni, rivelando risultati sorprendenti. Sostituire quotidianamente 10 grammi di burro con un equivalente quantitativo di olio vegetale è stato associato a una riduzione del 17% della mortalità complessiva e per cancro.
Gli studiosi hanno osservato che coloro che consumavano maggiori quantità di burro presentavano un rischio di morte più elevato, con un incremento del 15% rispetto a chi ne consumava meno. Al contrario, chi preferiva oli vegetali come quelli di soia, oliva, canola, cartamo o mais ha mostrato una mortalità inferiore, evidenziando che più elevato è il consumo di questi oli, minore è il rischio di morte. Tra gli oli vegetali analizzati, l’olio d’oliva, l’olio di soia e l’olio di canola hanno mostrato i benefici più significativi, con una riduzione del rischio di mortalità legata a cancro e patologie cardiovascolari.
Per apprezzare appieno le differenze tra burro e olio, è essenziale comprendere la natura dei grassi. I lipidi, o grassi, si dividono in due categorie principali: saturi e insaturi. I grassi saturi, tipicamente presenti negli alimenti di origine animale come il burro, sono noti per il loro ruolo nell’aumento del colesterolo nel sangue. Gli acidi grassi insaturi, al contrario, hanno effetti benefici sul sistema cardiovascolare e si trovano in abbondanza negli oli vegetali, nelle noci e nei semi. Questo è il motivo per cui la sostituzione del burro con olio vegetale è raccomandata da esperti nutrizionisti.
Diversi studi hanno dimostrato che una dieta ricca di olio d’oliva è correlata a una vita più lunga e sana. I benefici includono:
- Migliore salute cardiaca
- Riduzione dell’infiammazione
- Miglioramento nella gestione del peso
Inoltre, l’olio d’oliva è stato associato a effetti positivi sulla funzione cognitiva, contribuendo a prevenire malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. Incorporare l’olio d’oliva nella propria alimentazione non è difficile: può essere utilizzato per condire insalate, per cucinare o come base per salse e marinature. La versatilità dell’olio d’oliva lo rende un ingrediente fondamentale in molte cucine del mondo, in particolare nella dieta mediterranea, nota per i suoi effetti benefici sulla salute.