Capiamo che sia utile, ma non sempre è una buona idea lavare tutti i vestiti in lavatrice a 30 gradi: i rischi che corri senza saperlo.
Lavare a basse temperature è una scelta diffusa perché è al contempo utile e vantaggiosa per chi vuole mantenere i propri capi intatti, ma senza spendere troppo in bolletta. Optare infatti per programmi a 30 gradi preserva tessuti e fibre delicate, evitandone il deterioramento e prolungandone la durata. Ma non solo. Con il crescente costo dell’energia, lavare a basse temperature può essere una scelta per certi versi obbligata se si vuole risparmiare, anche solo un po’.
Giusto per rendere l’idea, un ciclo di lavaggio a 90 gradi può consumare fino a tre volte l’energia di un lavaggio a 30 gradi, con un impatto sensibile sulla bolletta. Per le famiglie che utilizzano la lavatrice frequentemente quindi, ogni ciclo di risparmio può tradursi in una notevole riduzione dei costi mensili. Tuttavia, i vantaggi di lavare a freddo vanno considerati con cautela, perché non sempre questa opzione è la migliore in termini di igiene.
Lavatrice, quando il lavaggio a 30 gradi non è sufficiente
Quando si tratta di salute e pulizia profonda, infatti, il lavaggio a bassa temperatura presenta delle criticità proprio perché alcuni capi e tessuti richiedono un trattamento ad alte temperature per garantire un’igienizzazione efficace. Tra questi troviamo oggetti di uso quotidiano, come i panni da cucina, che dovrebbero essere lavati con acqua calda per eliminare germi e batteri accumulatisi con l’uso. Utilizzare temperature elevate poi è essenziale soprattutto per gli asciugamani e i canovacci, che entrano in contatto con superfici sporche e richiedono un’igiene profonda prima del loro riutilizzo.
Anche i vestiti di chi è stato male inoltre necessitano di lavaggi intensivi: l’acqua calda è fondamentale per eliminare ogni traccia di virus e batteri, riducendo così i rischi di contagio. Lo stesso discorso vale per la biancheria da letto, che, accumulando sudore e residui organici, può diventare un terreno fertile per i microbi, ma anche i capi con macchie di grasso rappresentano un altro esempio più che valido perché il grasso tende a fissarsi nelle fibre a basse temperature, obbligando spesso a ripetere il lavaggio.
Per non parlare della biancheria destinata agli animali domestici: tra pelo, residui di cibo e polvere, richiede un lavaggio a temperature elevate per garantire un’igiene profonda. Infine, per chi utilizza pannolini in tessuto, il lavaggio a freddo è sconsigliato, perché non sarebbe sufficiente a disinfettare a fondo.