La scelta della legna da ardere: è importante sapere come mantenere il camino sicuro ed efficiente ed evitare rischi per la salute.
Accendere un camino durante i mesi invernali è un modo meraviglioso per creare un’atmosfera accogliente e riscaldare la casa. Tuttavia, la scelta della legna da ardere è fondamentale non solo per l’efficienza del riscaldamento, ma anche per la salute e la sicurezza delle persone e dell’ambiente.
Non tutta la legna è adatta per essere bruciata nel camino di casa, e alcuni tipi possono essere estremamente pericolosi, rilasciando sostanze tossiche nell’aria e contribuendo all’inquinamento indoor e outdoor. È molto importante quindi conoscere i tipi di legna e saper sceglier quale utilizzare per il buon funzionamento del camino e soprattutto per rispettare l’ambiente e non incorrere in danni per la salute.
Legna da ardere: scegliere il tipo giusto
Un tipo di legna che non dovrebbe mai essere bruciato nel camino è la legna trattata chimicamente. Questo include legno proveniente da pallet, mobili vecchi o materiali da costruzione. La combustione di tale legna rilascia fumi tossici contenenti composti organici volatili (VOC), formaldeide e diossine. Queste sostanze possono causare seri problemi respiratori e altre condizioni di salute, irritando le vie respiratorie e aggravando condizioni preesistenti come l’asma. Nei casi più gravi, possono aumentare il rischio di cancro.
Anche il legno verniciato o laccato è pericoloso. La sua combustione rilascia sostanze chimiche tossiche nell’aria, simili a quelle della legna trattata chimicamente. Inoltre, la legna trattata con creosoto, un conservante comune noto per essere un cancerogeno, dovrebbe essere evitata. Il creosoto contribuisce all’accumulo di sostanze tossiche nell’ambiente domestico.
È importante fare attenzione a non bruciare legna verde o non stagionata. Questo tipo di legna contiene un alto contenuto di umidità che rende difficile l’accensione e produce un fumo denso e pesante. Il fumo denso contiene elevate quantità di particolato e altre sostanze inquinanti che possono causare problemi respiratori e contribuire alla formazione di creosoto all’interno della canna fumaria, aumentando il rischio di incendi.
Evitare di bruciare legna raccolta lungo strade trafficate o in aree industriali è essenziale, poiché potrebbe contenere contaminanti derivanti dall’inquinamento ambientale. Questi contaminanti possono includere metalli pesanti e altri inquinanti che, una volta liberati nell’aria, rappresentano un rischio per la salute.
La scelta migliore: legna stagionata e dura
Una buona pratica è utilizzare legna stagionata, preferibilmente dura, come quercia, faggio o acero. Questi tipi di legna non solo bruciano in modo più efficiente e producono più calore, ma emettono anche meno fumi e particelle nocive. La legna dura e stagionata ha un basso contenuto di umidità, il che significa che brucia più pulitamente e produce meno fumo e creosoto.
Assicurarsi che la legna sia ben asciutta e stagionata è fondamentale. Il processo di stagionatura dovrebbe durare almeno sei mesi, e durante questo periodo la legna dovrebbe essere conservata in un’area ben ventilata e protetta dalla pioggia. Infine, è consigliabile installare e mantenere efficacemente un sistema di ventilazione nella stanza dove si trova il camino per garantire che eventuali fumi o particelle vengano correttamente espulsi all’esterno della casa. In questo modo, si riduce il rischio di inquinamento indoor e si migliora la qualità dell’aria interna, proteggendo così la salute di tutti gli abitanti della casa.