Per il buon mantenimento del parquet c’è un alleato: si tratta del riso. Con questo trucco risulterà davvero splendente.
Chi è abituato a cucinare il riso conosce bene quel liquido biancastro che rimane nella pentola al termine della cottura. Spesso, questo prezioso scarto viene gettato via senza pensarci due volte. Tuttavia, l’acqua di cottura del riso si rivela essere un potente alleato per la pulizia dei pavimenti, un rimedio domestico che merita di essere riscoperto e valorizzato.
A supporto di questa affermazione ci sono numerosi studi scientifici che evidenziano le straordinarie proprietà di questo liquido. Molti non sanno che è una fonte ricca di amido, vitamine e sali minerali. Questa composizione la rende particolarmente efficace nel rimuovere lo sporco. L’amido agisce come un abrasivo delicato, in grado di eliminare residui senza graffiare le superfici, rendendola adatta anche per materiali sensibili come il legno.
Come utilizzare l’acqua di riso per una pulizia efficace del parquet
Oltre a detergere, l’acqua di cottura del riso ha la capacità di lasciare i pavimenti in legno lucidi e nutriti, grazie agli oli naturali presenti nel riso stesso. Si tratta di un’ottima soluzione per chi desidera mantenere i propri pavimenti in legno in ottime condizioni, evitando l’uso di prodotti chimici aggressivi.
Utilizzare l’acqua di cottura del riso è semplice e non richiede competenze particolari. È consigliabile impiegarla subito dopo la preparazione, preferibilmente quando è ancora tiepida. Una regola fondamentale è quella di non aggiungere sale durante la cottura, poiché il sale potrebbe danneggiare superfici più delicate, come quelle in legno. Per ottenere un effetto simile a una cera naturale, basta inumidire un panno in microfibra con l’acqua di riso, strizzarlo bene e passarlo sul pavimento. Si crea anche una barriera idratante che protegge il legno.

Per i pavimenti in piastrelle o linoleum, è possibile migliorare l’effetto detergente mescolando l’acqua di riso con un po’ d’acqua calda e qualche goccia di sapone delicato. Questa combinazione offre una pulizia profonda e senza aloni, rendendo il metodo ideale anche per superfici più ampie. È interessante notare che l’acqua di riso può essere utilizzata anche a freddo, purché venga conservata in frigorifero e utilizzata entro 24 ore. Uno studio pubblicato su Fontenoce ha dimostrato che le sue proprietà rimangono attive anche dopo il raffreddamento, grazie all’amido già disciolto nel liquido.
Un gesto ecologico e sostenibile
Scegliere di utilizzare l’acqua di cottura del riso per le pulizie domestiche non è solo una scelta efficace, ma rappresenta anche un atto di grande responsabilità ecologica. Le micelle naturali presenti in questo liquido agiscono come tensioattivi leggeri, capaci di rimuovere lo sporco senza danneggiare l’ambiente. Non contengono sostanze chimiche aggressive e non rilasciano residui nocivi, rendendo questa pratica sicura anche per chi ha bambini o animali domestici in casa.
Un ulteriore vantaggio dell’acqua di riso è la sua capacità di contrastare le incrostazioni minerali. La lieve acidità di questo liquido può infatti contribuire a sciogliere macchie di calcare e ossidazioni leggere, anche su superfici in acciaio. Questo la rende un detergente multifunzionale, ideale per diverse tipologie di superfici e materiali.
Rendere la propria casa più pulita e accogliente può partire da un gesto semplice come quello di non buttare via l’acqua di cottura del riso. Usarla per il lavaggio dei pavimenti non solo aiuta a ridurre gli sprechi, ma offre anche un’alternativa sostenibile e naturale ai prodotti industriali.