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Pensioni, a chi spettano 600 euro al mese per 10 anni dall’INPS: requisiti e domanda

Pensioni: ecco l’indennizzo dell’INPS da 600 euro. Chi può accedere a questo aiuto? I requisiti necessari per averlo

Negli ultimi anni, la questione delle pensioni è diventata un tema di grande rilevanza per molti lavoratori italiani, in particolare per coloro che si avvicinano all’età pensionabile ma non hanno ancora raggiunto i requisiti necessari per accedere alla pensione di vecchiaia. In questo contesto, l’INPS ha introdotto un indennizzo mensile che può rappresentare una valida soluzione per alcune categorie di lavoratori, offrendo un supporto economico in attesa della pensione vera e propria. In questo articolo, esploreremo in dettaglio come funziona questo indennizzo, chi può beneficiarne e quali sono i requisiti richiesti.

L’indennizzo INPS, spesso definito come “indennizzo commercianti” o “rottamazione della licenza”, è un sostegno economico mensile che attualmente ammonta a circa 600 euro. Questa somma è stata introdotta per aiutare i lavoratori autonomi e i commercianti che, avvicinandosi all’età pensionabile, si trovano in difficoltà a mantenere la propria attività a causa della mancanza di ricavi sufficienti. L’indennizzo rappresenta quindi un “ponte” verso la pensione, consentendo a questi lavoratori di cessare l’attività lavorativa con maggiore tranquillità.

I requisiti per accedere all’indennizzo

Per poter accedere a questo indennizzo, è necessario soddisfare specifici requisiti. In primo luogo, il richiedente deve avere almeno 57 anni di età per le donne e 62 anni per gli uomini. Inoltre, è richiesto un minimo di 20 anni di contributi versati. È importante notare che l’indennizzo è previsto solo per determinate categorie di lavoratori autonomi, in particolare coloro che sono iscritti alla Gestione speciale commercianti.

Pensionati 600 euro
Buone notizie per i pensionati – (altaformazionemusicale.it)

Le categorie ammissibili comprendono:

  1. Esercenti attività commerciale al minuto in sede fissa: come negozi di abbigliamento, panetterie, cartolerie, ecc.
  2. Esercenti attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande: come ristoranti, pizzerie, bar e simili.
  3. Agenti e rappresentanti di commercio.
  4. Esercenti attività commerciale su aree pubbliche: anche in forma itinerante, come mercati e fiere.

La procedura per richiedere l’indennizzo è piuttosto chiara, ma richiede attenzione ai dettagli. In primo luogo, il richiedente deve chiudere definitivamente l’attività commerciale. Ciò implica la riconsegna dell’autorizzazione o licenza al proprio Comune di residenza e la richiesta di cancellazione dal Registro di appartenenza presso la Camera di Commercio. È obbligatorio anche chiudere la partita IVA.

Una volta completati questi passaggi, il richiedente deve presentare una domanda specifica all’INPS. Questa domanda può essere effettuata online tramite il servizio dedicato “Domanda di indennità commercianti”, oppure attraverso il Contact Center INPS, o tramite enti di patronato e intermediari. È fondamentale che la richiesta venga presentata solo dopo aver soddisfatto tutti i requisiti, poiché l’indennizzo verrà erogato dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda, a condizione che non si svolga alcuna attività lavorativa.

L’indennizzo mensile viene erogato fino a un massimo di dieci anni, fino al raggiungimento dell’età pensionabile. Questo significa che, per un lavoratore che ha 57 anni, potrebbe ricevere l’indennizzo fino ai 67 anni, a condizione che continui a soddisfare i requisiti richiesti. Tuttavia, è importante sottolineare che l’indennizzo è incompatibile con qualsiasi attività lavorativa, sia essa dipendente che autonoma. In caso di ripresa di un’attività lavorativa, il beneficiario è obbligato a informare l’INPS entro 30 giorni, affinché l’erogazione dell’indennizzo venga interrotta.

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