Brutta sorpresa sulla 14esima d’agosto sulle pensioni. Quanto erogato dall’Inps non è per tutti e dovrà essere restituito: cosa sapere.
All’interno delle valutazioni dell’Inps può capitare che si verifichi un’erogazione che non doveva esserci. Nel caso in cui si presentasse questa situazione si paleserebbe una brutta sorpresa per i cittadini che hanno ricevuto la 14esima dato che l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale andrebbe a recuperare la cifra erogata.
La 14esima sulle pensioni è una misura erogata dall’Inps una volta all’anno solo a determinati cittadini che rispettano specifici requisiti. Infatti, viene accreditata a coloro che hanno compiuto 64 anni di età e devono percepire una rendita che non vada oltre la cifra del trattamento minimo, di circa 1.200 euro al mese. Superata la soglia la misura non spetta. Rientra in questo discorso anche il reddito, che non deve essere oltre 15.563,86 euro lordi annui.
È importante sapere che l’Inps eroga la 14esima in via provvisoria, per poi recuperare gli indebiti a seguito di successivi controlli atti a dimostrare che il pensionato non ha diritto alla misura. Per questo motivo è possibile che qualche cittadino l’abbia ricevuta per errore e dovrà restituirla nei prossimi mesi. Anche perché i controlli dell’ente non avvengono in tempo reale, a maggior ragione se si parla di prima concessione.
Come spiegato dall’Istituto Nazionale, la verifica dei parametri è eseguita in base alle informazioni presenti nell’anagrafe tributaria di ogni beneficiario. L’ente incrocia i dati con quelli dell’anagrafe tributaria e il controllo si realizza sulle dichiarazioni dei redditi degli anni precedenti al 2023. Per quest’ultimo anno è necessario attendere il mese di novembre quando l’Inps avrà tutte le informazioni fiscali derivanti dalle dichiarazioni dei redditi.
Nel momento in cui la 14esima fosse stata erroneamente erogata, l’ente procederà nel mese di dicembre al recupero delle somme versate sui ratei di trattamenti pensionistici successivi. La procedura di solito avviene a fine anno e riguarda un pensionato su sette. Da ricordare, infine, che le persone che hanno perfezionato i requisiti anagrafici entro il 31 luglio 2024 hanno visto corrisposta la 14esima sulla rata del cedolino di luglio.
Per chi invece raggiungerà il parametro anagrafico ad agosto, il pagamento avverrà nel mese di dicembre. In quest’ultimo caso è altamente improbabile che il pensionato sia chiamato a restituire eventuali addebiti poiché l’ente ha già tutte le informazioni reddituali per verificare il diritto alla misura.
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