I pericoli della frutta - (altaformazionemusicale.it)
Una sostanza che, a contatto con enzimi intestinali, produce cianuro. I semi di questo frutto molto comune possono fare male
La questione riguardante la tossicità degli alimenti è un argomento che suscita sempre curiosità e preoccupazione. Molti si chiedono se i semini di questo frutto molto comune contenenti cianuro, possano rappresentare un rischio per la salute. Ma quanto c’è di vero in questa affermazione? Analizziamo la situazione in modo più approfondito.
I semi, infatti, contengono una sostanza chiamata amigdalina, una molecola composta da uno zucchero, il gentiobiosio, legato a un gruppo benzilico e all’acido cianidrico. Quando i semi vengono masticati o digeriti, l’amigdalina si scompone per effetto degli enzimi intestinali, liberando quindi cianuro. Tuttavia, è importante notare che il cianuro liberato è presente in quantità notevolmente ridotte.
Parliamo dei semini delle mele. La quantità di amigdalina varia a seconda della varietà di mela. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Food Chemistry, la concentrazione di amigdalina nei semi di mela varia da 0,95 mg/g a 3,91 mg/g, con una media di circa 2 mg/g. Ciò significa che ogni grammo di semi di mela può contenere una quantità di cianuro liberato di circa 0,12 mg.
Ma quanto cianuro è necessario per causare effetti tossici nell’uomo? Non esiste una risposta semplice, poiché la sensibilità al cianuro varia da persona a persona. Tuttavia, studi scientifici hanno indicato che una dose letale di cianuro di sodio (NaCN) si aggira intorno ai 100 mg. Pertanto, per causare un avvelenamento mortale, sarebbero sufficienti 50 mg di cianuro puro.
Facendo alcuni calcoli:
Questo dato rende chiara la situazione: mangiare un seme di mela, o anche qualche seme, è altamente improbabile che provochi effetti tossici.
È interessante notare come i semi di mela siano stati storicamente considerati germi di morte e veleno in molte culture. Tuttavia, nonostante la loro composizione chimica, la quantità di cianuro liberata è così bassa da non costituire un reale rischio per la salute umana. Come diceva Paracelso: “Tutto è veleno: nulla esiste di non velenoso. Solo la dose fa in modo che il veleno non faccia effetto”.
Inoltre, il nostro corpo possiede meccanismi di difesa che possono neutralizzare piccole quantità di sostanze tossiche. Il cianuro, ad esempio, può essere metabolizzato, riducendo la sua tossicità attraverso l’azione di enzimi specifici. Questo significa che il corpo umano è in grado di gestire piccole esposizioni a sostanze potenzialmente pericolose.
Nonostante ciò, è sempre consigliabile consumare prodotti freschi e sani, evitando di mangiare in eccesso qualsiasi parte della pianta. Alcuni esperti suggeriscono che, per una dieta equilibrata, sia preferibile consumare la polpa della mela piuttosto che i semi, non tanto per il rischio di avvelenamento, quanto per il fatto che i semi non apportano alcun beneficio nutrizionale significativo.
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