i lavori che scompariranno i lavori che scompariranno

Sono questi i lavori che scompariranno a brevissimo: massima allerta

Trasformazioni nel campo del lavoro: quali sono le professioni che a breve scompariranno? Ecco tutto quello che cambierà.

Il mondo del lavoro sta vivendo una trasformazione epocale, con cambiamenti che influenzeranno profondamente le professioni e i settori esistenti. Il rapporto “Future of Jobs 2025” del World Economic Forum prevede che 92 milioni di posti di lavoro attualmente esistenti scompariranno entro il 2030, mentre si stima la creazione di 170 milioni di nuove posizioni. Questo porta a un guadagno netto di 78 milioni di impieghi, ma il cambiamento radicale sarà guidato da forze come i progressi tecnologici, il cambiamento demografico e la transizione verso un’economia verde.

I lavori che in futuro non ci saranno più

Alcuni settori sono particolarmente a rischio di perdita di posti di lavoro a causa della crescente automazione e dell’intelligenza artificiale (IA). Ecco un elenco dei settori più vulnerabili. Si prevede un netto cambiamento nel settore manifatturiero. Si stima, infatti, che fino al 59% delle attività produttive possa essere automatizzato entro il 2030, portando alla perdita di circa 20 milioni di posti di lavoro.

Anche per quanto riguarda il commercio al dettaglio le cose cambieranno nettamente. Con l’aumento dell’e-commerce, si prevede che circa 600.000 posti di lavoro negli Stati Uniti, come cassieri e addetti alle vendite, potrebbero essere eliminati. La trasformazione riguarderà anche l’ambito dei servizi di alloggio e la ristorazione: dino al 94% delle mansioni in questo settore potrebbe essere sostituito dall’automazione, interessando camerieri e personale di cucina.

i tipi di lavoro che non ci saranno più
I lavori che stanno per scomparire – altaformazionemusicale.it

Riguardo il settore dei trasporti e della logistica, l’introduzione di veicoli autonomi potrebbe ridurre drasticamente la domanda per autisti, con circa il 50% dei lavori in questo settore a rischio. Tenderanno a scomparire anche i lavori d’ufficio e amministrativi. Professioni come addetti all’inserimento dati e assistenti amministrativi stanno già diminuendo, con il 60% delle occupazioni nel settore finanziario e assicurativo suscettibili di automazione.

Le professioni più a rischio di scomparsa includono perciò: venditori porta a porta, addetti all’inserimento dati, operai di fabbrica, cassieri, impiegati amministrativi. L’IA giocherà un ruolo fondamentale in questa trasformazione. Si stima che nel 2025 oltre il 72% delle aziende utilizzi l’IA generativa in almeno una funzione aziendale, e già nel 2024 il 40% dei lavori globali risultava esposto a questa tecnologia.

Nuove opportunità e competenze richieste

Nonostante le sfide, l’innovazione tecnologica porterà anche a nuove opportunità lavorative. Le professioni emergenti includeranno: specialisti di big data, ingegneri FinTech, esperti di IA e machine learning.

Settori come la sanità, l’istruzione e la tecnologia vedranno una crescita significativa, con un aumento della domanda di competenze tecnologiche legate all’IA, ai big data e alla cybersecurity. È interessante notare che il 70% delle persone sarebbe disposto a migliorare le proprie capacità per aumentare le prospettive lavorative. Inoltre, i giovani tra i 16 e i 24 anni sono i più esposti al rischio di automazione, con un’esposizione media del 49%.

La transizione verso un mercato del lavoro sempre più automatizzato richiederà un impegno costante nella formazione continua e nell’aggiornamento delle competenze. Sarà essenziale sviluppare sia competenze tecniche sia soft skills, come il pensiero critico e la resilienza, per affrontare con successo le sfide del futuro.

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