Nel 2025, il panorama degli aiuti per chi vive in affitto in Italia si arricchisce di nuove opportunità e incentivi.
Con l’aumento del costo della vita e i cambiamenti nel mercato immobiliare, è fondamentale per gli inquilini conoscere le agevolazioni disponibili, che spaziano da bonus fiscali a fondi di sostegno specifici. Ecco in dettaglio le diverse forme di assistenza che lo Stato italiano offre ai locatari, analizzando i requisiti e le modalità di accesso a queste importanti agevolazioni.
Fondo morosità incolpevole
Uno dei principali strumenti di supporto per chi vive in affitto è il Fondo morosità incolpevole, che nel 2025 è stato rifinanziato a livello nazionale. Questo fondo è destinato a coloro che, a causa di eventi imprevisti e gravi, si trovano nell’impossibilità di pagare il canone di locazione. È importante sottolineare che l’accesso a questo fondo è riservato a chi dimostra di non poter pagare per ragioni non riconducibili a una scelta volontaria.
Le motivazioni valide per richiedere questo aiuto includono:
- Licenziamenti
- Riduzioni dell’orario di lavoro
- Malattie o infortuni di un componente del nucleo familiare
- Altre situazioni di disagio economico
Per ottenere il contributo, l’inquilino deve avere un ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) non superiore a 26.000 euro all’anno. Inoltre, il fondo è attivo solo in quei Comuni dove si riscontrano elevate tensioni abitative, il che significa che non tutte le località possono offrire questo tipo di sostegno. L’importo del contributo è calcolato come la differenza tra il canone di affitto che l’inquilino paga e quello che sarebbe previsto per un alloggio popolare.
Bonus affitto per giovani
Un’altra forma di aiuto è il bonus affitto per giovani, rivolto a coloro che hanno un’età compresa tra i 20 e i 31 anni non compiuti. Questo bonus prevede una detrazione del 20% sul canone di locazione, fino a un massimo di 2.000 euro all’anno. Se la detrazione calcolata risulta inferiore a 991,60 euro, viene riconosciuta quest’ultima cifra come detrazione standard. Questa misura è particolarmente importante per i giovani che decidono di intraprendere un percorso di autonomia abitativa, supportandoli in un momento cruciale della loro vita.
Detrazioni per chi vive in affitto
Detrazioni per canone d’affitto
Tutti i cittadini che vivono in affitto possono beneficiare di detrazioni fiscali sul canone di locazione. A differenza delle detrazioni generali, che sono calcolate come una percentuale della spesa sostenuta, per il canone d’affitto è previsto un importo annuo forfettario. Le detrazioni variano in base al reddito e sono condizionate dalla tipologia di contratto di affitto. Ad esempio:
- Chi ha un reddito inferiore a 15.493,71 euro può ottenere una detrazione di 495,80 euro.
- Per chi si colloca in un range di reddito compreso tra 15.493,71 e 20.987,41 euro, la detrazione si riduce a 247,90 euro.
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Detrazioni per lavoratori mobili
Per i lavoratori che si trasferiscono per motivi di lavoro, esistono ulteriori agevolazioni. Questi possono beneficiare di una detrazione maggiore per i primi tre anni dopo il trasferimento, a condizione che rispettino determinati requisiti, come avere un contratto di affitto nel Comune di lavoro e spostare la residenza. Le detrazioni in questo caso possono arrivare fino a 991,60 euro per chi ha redditi inferiori a 15.493,71 euro e a 495,80 euro per chi si colloca nel range successivo.
Bonus affitti per studenti fuori sede
Un’altra categoria che può accedere a specifici aiuti sono gli studenti universitari, in particolare quelli che si iscrivono a corsi di laurea lontano dalla loro residenza. Questi studenti possono beneficiare di una detrazione del 19% sui canoni di locazione, fino a un massimo di 2.633 euro all’anno, il che si traduce in una detrazione massima di circa 500,27 euro. Questa misura è fondamentale per alleggerire il peso economico che gli studenti devono affrontare, consentendo loro di concentrarsi maggiormente sui propri studi senza l’ansia legata alle spese abitative.