La celebre presentatrice de La Volta Buona è amata da tutti, ma la curiosità non si placa: che studi ha fatto?
Tutti i giorni Caterina Balivo intrattiene il pubblico con La Volta Buona dove con la sua spontaneità e il suo sorriso accoglie gli ospiti, raccontando le loro vite. La presentatrice ha una carriera straordinaria partita da Miss Italia con un percorso ricco di traguardi, fino a renderla un volto familiare della televisione italiana.
La Balivo esordisce nel piccolo schermo come valletta in programmi di successo, ma la sua crescita professionale la conduce in trasmissioni come “Festa Italiana”, “Detto Fatto” e, più recentemente, “La Volta Buona” su RaiUno.
Durante la pandemia si era allontanata dalla televisione per stare vicino alla sua famiglia, ma poi è tornata per la gioia di tutti i suoi fan. Ma oltre al suo talento e alla sua personalità carismatica, molti si chiedono quale sia il suo percorso di studi e se abbia conseguito una laurea.
La passione per il mondo politico
Caterina Balivo è nata a Napoli il 21 febbraio 1980, ma è cresciuta ad Aversa in provincia di Caserta dove ha frequentato il liceo classico, un percorso scolastico che le ha permesso di sviluppare una solida preparazione umanistica e un forte interesse per le lingue e le culture straniere.
Successivamente, ha deciso di proseguire gli studi universitari iscrivendosi alla facoltà di Scienze Internazionali e Diplomatiche presso l’Orientale di Napoli, un corso di laurea che testimonia la sua ambizione di comprendere le dinamiche politiche ed economiche su scala globale. Ma la sua carriera televisiva ha preso presto il sopravvento, portandola a fare delle scelte importanti riguardo al suo futuro professionale.

Già nel 1999, quando partecipa al concorso di Miss Italia classificandosi terza, le opportunità nel mondo dello spettacolo iniziano ad arrivare con sempre maggiore frequenza. Nonostante l’iscrizione alla facoltà di Scienze Internazionali e Diplomatiche, Caterina Balivo non ha terminato gli studi universitari. Ma non abbandona del tutto la sua attitudine e grazia ad una collaborazione con il Corriere, ottiene il tesserino di giornalista pubblicista.
Nel corso degli anni, l’Ordine dei Giornalisti della Campania però l’ha più volte sospesa e multata per violazioni del codice deontologico, fino a quando, nel 2019, ha deciso di rinunciare volontariamente all’iscrizione all’albo, dichiarando che la pubblicità commerciale, motivo dei richiami, era più redditizia per la sua carriera. Questo dimostra come la sua crescita professionale sia stata costellata da successi televisivi e scelte pragmatiche che l’hanno portata a diventare uno dei volti più riconoscibili del piccolo schermo italiano.