Lunetta Savino è un nome che evoca immediatamente una vasta gamma di emozioni e ricordi per gli amanti della televisione italiana.
La vita di Lunetta Savino è una testimonianza di come il talento, la dedizione e la passione possano portare a una carriera di successo e a una vita personale appagante. La sua storia è un esempio per molti giovani artisti che aspirano a entrare nel mondo della recitazione, dimostrando che con impegno e determinazione è possibile realizzare i propri sogni.
Nata il 2 novembre 1957 a Bari, Lunetta ha saputo conquistare il cuore del pubblico grazie alla sua versatilità e al suo talento naturale per la recitazione. Oggi, a 65 anni, è una delle attrici più apprezzate e seguite del panorama italiano, grazie anche al suo ruolo nella fiction “Studio Battaglia”.
Le radici familiari e la formazione artistica
La famiglia di Lunetta ha avuto un ruolo fondamentale nella sua formazione. I suoi genitori, Gino e Gigliola, erano entrambi insegnanti, una professione che spesso trasmette valori come la disciplina e l’importanza dell’istruzione. Fin da bambina, Lunetta mostrava una propensione naturale per le arti, divertendosi a imitare le cantanti dell’epoca e appassionandosi alla recitazione. Questa passione l’ha portata a frequentare il liceo classico, per poi proseguire gli studi teatrali presso la Scuola di Teatro di Alessandra Galante Garrone a Bologna. Nel 1989, Lunetta ha coronato il suo percorso accademico laureandosi al DAMS dell’Università di Bologna, un traguardo che ha segnato l’inizio della sua carriera professionale.
Il debutto teatrale di Lunetta è avvenuto nel 1981 con l’opera “Macbeth”, diretta da E. Marcucci. E’ stato il piccolo schermo a regalarle la notorietà nazionale, grazie soprattutto alla fiction “Un medico in famiglia”, dove ha interpretato il personaggio di “Cettina”. Questo ruolo le ha permesso di entrare nelle case e nei cuori degli italiani, consolidando la sua carriera televisiva.
Negli anni successivi, Lunetta ha continuato a diversificare il suo repertorio, partecipando a numerosi progetti sia teatrali che cinematografici. Nel 2007, ha preso parte a “Casa di bambola – l’altra Nora”, uno spettacolo scritto e diretto da Leo Muscato. Nel 2009, è stata protagonista del film “Due mamme di troppo”, mentre nel 2010 ha ottenuto un grande successo con “Mine vaganti”, diretto da Ferzan Ozpetek. Questo film, in particolare, ha ricevuto numerosi consensi e ha ulteriormente consolidato la sua posizione nel panorama cinematografico italiano. Il 2015 è stato un anno particolarmente importante per Lunetta, poiché ha vinto il premio come miglior attrice femminile per la miniserie “Pietro Mennea – La freccia del sud”.
Nel 2022, Lunetta è stata tra le protagoniste di “Studio Battaglia”, una fiction Rai che ha riscosso un notevole successo. Questo progetto è l’adattamento italiano del legal dramedy britannico “The Split”, e ha visto Lunetta interpretare un ruolo complesso e sfaccettato che ha ulteriormente messo in luce la sua abilità di attrice.
Per quanto riguarda la vita privata, Lunetta è stata sposata fino al 1994 con Franco Tavassi, da cui ha avuto un figlio di nome Antonio. Oggi, è sentimentalmente legata a Saverio Lodato, un legame che, sebbene sia tenuto lontano dai riflettori, sembra essere basato su un profondo rispetto e affetto reciproco.